Ripascimento delle spiagge

Impatti climatici
Innalzamento del livello del mare, Inondazioni, Tempeste
Settori
Gestione costiera, Inter-settoriale, Riduzione del rischio di catastrofi, Turismo
Categoria IPCC
Strutturale e fisica: Misure ingegneristiche

Descrizione

Il ripascimento delle spiagge (conosciuto anche come “rifornimento”) consiste nel versamento artificiale di sabbia/ghiaia su una costa erosa al fine di mantenere una quantità idonea di sedimenti sulla costa. Si tratta di un intervento finalizzato a compensare gli effetti dell’erosione naturale e proteggere l’area dalle mareggiate. Oltre a contrastare l’azione erosiva e le inondazioni, spesso ha pure l’obiettivo di mantenere o estendere l’ampiezza della spiaggia per scopi turistici e ricreativi (per informazioni più esaustive in merito si rimanda all’opzione adattativa Interventi di innalzamento ed estensione del territorio costiero).

Il ripascimento delle spiagge è una pratica comune che è costantemente implementata sia in Croazia sia in Italia, così come in tutto il mondo (la tecnica è in uso negli Stati Uniti sin dagli anni ’20, e in Europa dai primi anni ’50). Spesso è stata categorizzata come opzione di gestione del litorale “soft”, o non strutturale, accanto alle opzioni “dure” di gestione del litorale.

Il processo prevede il dragaggio di materiale (sabbia, ghiaia) da un’area di prelievo (in alto mare, lungo la costa o nell’entroterra) per alimentare la spiaggia là dove l’azione erosiva è in corso; il materiale viene normalmente depositato lungo la battigia, sulla spiaggia asciutta, o sulla sua parte sommersa. Sebbene venga talvolta considerata una misura verde (per quanto non completamente) per l’area di destinazione, è sicuramente una misura grigia per quanto concerne il sito di scavo, il percorso di trasporto e il potenziale impatto del nuovo materiale importato sugli habitat costieri e marini (si veda la voce Fattori limitanti al Capitolo 3). Per tale motivo le attività di ripascimento devono essere pianificate con cura.

Il materiale di ripascimento dovrebbe corrispondere alle caratteristiche naturali della costa locale (colore, composizione mineralogica, granulometria, ecc). Ci si aspetta che i sedimenti, con distribuzione granulometrica, composizione minerale e colore identici a quelli originari non modifichino la qualità della spiaggia: il profilo si sposta verso il mare aperto mantenendo la stessa pendenza. Sulle spiagge con sedimenti originariamente più fini la maggior parte della sabbia si depositerà vicino alla battigia, con benefici limitati per la spiaggia asciutta. Se il materiale più fine è di facile accessibilità, la sua maggiore dispersione costiera e verso il largo può essere compensata da riempimenti più frequenti, come avviene solitamente sul versante italiano dell’Adriatico considerata la tipologia di spiagge lì presenti. Tali riempimenti devono essere eseguiti con molta attenzione, considerato il fatto che sedimenti ancora più fini possono portare al soffocamento degli habitat marini a causa del limo e ad un aumento di torbidità. Tuttavia, non tutto il materiale si depositerà lungo la costa; parte di esso galleggerà e “alimenterà” le spiagge adiacenti. Al contrario, sedimenti più grossolani risultano più stabili sotto un attacco ondoso più forte, e producono un profilo più ripido, per cui buona parte del materiale rimarrà a riva. Per questo, a parità di volume, la spiaggia asciutta sarà più ampia. Anche qui devono essere fatte speciali considerazioni, dati i potenziali impatti ambientali, principalmente nell’area costiera (vedasi Fattori limitanti).

Sedimenti più fini o più grossolani di quelli originali possono essere utilizzati nonostante la loro minore longevità se facilmente disponibili e a prezzi convenienti, compensando le maggiori perdite con ricariche più frequenti.

In passato, la maggior parte dei sedimenti per interventi di ripascimento veniva estratta dal letto dei fiumi, riducendo così il naturale apporto di sedimenti fluviali. Ciò ha un forte impatto sull’ambiente, e se sono richiesti grossi quantitativi sul mercato (come avviene in Italia in certi casi), il prezzo degli aggregati aumenta con un impatto sul costo delle abitazioni. Inoltre, deve essere preso in considerazione l’impatto ambientale del trasporto. Vengono adoperati anche gli aggregati prodotti dalla frantumazione delle rocce, sebbene in tal caso camminare o stendersi sulla spiaggia immediatamente dopo l’intervento possa risultare disagevole data la natura spigolosa dei granelli. Ad ogni modo, a seconda della durezza del materiale, con il passare del tempo il mare arrotonderà questo materiale rendendolo più accettabile.

Il ripascimento delle spiagge nell’Adriatico è realizzato su differenti livelli, si va da progetti estesi promossi da enti pubblici, fino a piccoli ripascimenti, talvolta eseguiti senza alcuna autorizzazione: per es. privati che desiderano difendere la loro proprietà o aumentare la superficie della spiaggia.

Sul versante occidentale del mare Adriatico, data l’estensione delle spiagge sabbiose e gli alti tassi di erosione, possono essere portati avanti progetti estensivi, utilizzando sabbia e/o ghiaia, entrambi materiali facilmente reperibili. Nelle Marche una parte significativa del ripascimento è stata eseguita con la ghiaia, mentre in Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto è stata depositata quasi esclusivamente sabbia.

Sul versante orientale, le spiagge sono più piccole e caratterizzate da un arretramento della linea di riva più lento, quindi gli aggregati di tipo sottomarino non sono fruibili dato il flusso naturalmente ridotto di materiali che i fiumi depositano in mare, a meno che non siano realizzati contemporaneamente vari progetti di modesta entità, con un coordinamento difficoltoso a livello tecnico e amministrativo. Qui la ghiaia è il materiale di maggiore uso anche perché è quello più simile ai sedimenti originari della spiaggia.

Costi e benefici

Il ripascimento delle spiagge è un intervento che esige una regolare applicazione. L’innalzamento del livello del mare e gli eventi meteorologici estremi possono determinare una riduzione della durata auspicata dei progetti di ripascimento. Per adottare la scelta ottimale si consiglia di prendere in considerazione tutti gli aspetti ambientali e sociali del ripascimento, ma anche di paragonare i costi (che dipendono anche dalla disponibilità del materiale) con i costi della costruzione di opere di difesa rigide e il loro mantenimento. Il costo unitario (€/m3) è inversamente proporzionale al totale del volume dragato, dato che il costo di mobilitazione e smobilitazione è grosso modo lo stesso per qualsiasi progetto. Il ripascimento delle spiagge presenta sia fattori limitanti (“costi”) sia fattori di successo (“benefici”).

Fattori limitanti:

  • Il ripascimento delle spiagge può avere impatti differenti sugli ecosistemi marini, causando alterazioni agli organismi che li abitano, dai piccoli organismi interstiziali ai grandi organismi mobili, a vari livelli trofici. Si possono registrare impatti negativi sugli organismi bentonici (macro-, meio- e micro-) in termini di mutamenti considerevoli nella composizione della comunità, nella loro abbondanza e biodiversità. Inoltre, impatti diretti e indiretti del ripascimento si registrano anche sulle specie ittiche commerciali (come i bivalvi, i crostacei, le spugne, i pesci demersali, ecc.).
  • Possono esserci alcuni effetti negativi sull’ecosistema della battigia, come la sepoltura del biota e la perdita di habitat nei banchi di sabbia e sul fondale marino vicino alla riva. Inoltre bisogna prestare attenzione ai sedimenti più fini, laddove il limo crea torbidità e rischio di soffocamento dando luogo a: intasamento delle branchie dei pesci, impatti avversi sulle larve planctoniche, su molluschi, ecc. Secondo alcuni studi, particelle con granulometria inferiore a 0,063 mm di diametro, che galleggiano e coprono un’ampia area intorno alla spiaggia, possono avere effetti particolarmente nocivi.
  • Le attività di ripascimento dovrebbero essere limitate nelle aree in cui possono avere un impatto significativo sulle specie protette (come la Pinna nobilis) e su importanti habitat marini (come le praterie di Posidonia oceanica).
  • Anche il momento in cui si effettua il ripascimento è importante. Questo viene generalmente fatto in primavera, dopo le mareggiate invernali (che erodono la spiaggia) e prima della stagione estiva. Inoltre, se nell’area vi è un sito di nidificazione delle tartarughe marine, il ripascimento non deve essere effettuato nel periodo di deposizione delle uova.
  • Trattandosi di un processo continuativo, il ripascimento porta a costi più alti nel lungo periodo e al reiterato disturbo dell’ecosistema. Il ripascimento non fa cessare l’erosione, fornisce semplicemente sedimenti aggiuntivi sui quali continuerà ad esercitarsi l’azione erosiva.
  • Trovare sedimenti idoneiin quantità sufficiente per una gestione dell’erosione su lungo periodo può essere impegnativo. Il materiale per il ripascimento dovrebbe corrispondere al materiale originario in termini di dimensione, colore e composizione granulare.  La prassi ha mostrato che molte volte utilizzare sedimenti più fini porta ad avere bisogno di rifornimenti più frequenti, impattando sui costi complessivi. Utilizzare un tipo similare di materiale è importante anche per l’accettazione dell’intervento da parte del pubblico. Inoltre, l’area di prelievo dovrebbe essere abbastanza vicina al sito di ripascimento per mantenere costi ragionevoli, ma anche per ridurre gli impatti sull’ambiente.
  • La disponibilità del sedimento può costituire un problema se la richiesta di progetti di ripascimento aumenta. I depositi di sabbia in alto mare possono essere una risorsa limitata, è il caso ad esempio del versante orientale del mare Adriatico. Il ripascimento delle spiagge, in una prospettiva a lungo termine, deve essere integrato in un approccio più ampio, ossia che comprenda l’arretramento controllato, la definizione della zona di arretramento, la ri-pianificazione e la zonizzazione delle aree costiere, ecc.

Fattori di successo:

  • Il ripascimento delle spiagge rappresenta un’opera di mitigazione dei fenomeni erosivi flessibile e veloce rispetto al posizionamento di strutture rigide, ed è adattabile a condizioni mutevoli.
  • Si tratta di una misura relativamente a buon mercato, poiché non sono presi in considerazione criteri di progettazione a lungo termine (a differenza delle strutture rigide): se le condizioni cambiano in modo avverso, può essere aggiunto materiale di ripascimento.
  • Può integrare altre misure grigie, come gli argini o i pennelli, e misure verdi, come il rafforzamento delle dune. La costruzione/rafforzamento delle dune può addirittura agire come riserva di sabbia, migliorando l’efficacia del ripascimento delle spiagge.
  • Oltre a proteggere dalle inondazioni e dall’erosione, il ripascimento delle spiagge offre benefici per il turismo costiero e le attività ricreative.
  • In alcuni casi, il ripascimento delle spiagge può utilizzare materiale estratto per altri scopi, permettendo il riuso del materiale. In questo caso è necessaria un’attenzione particolare, poiché l’uso di tale materiale per ridurre i costi è relativamente frequente, ma spesso tale materiale può essere contaminato o inadeguato in qualche altro modo per il ripascimento e l’espansione della spiaggia in generale.

La stima dei costi del ripascimento delle spiagge in Italia e in Croazia è difficile da fare poiché dipende da molti fattori (per es. i costi di indagine pre-ripascimento, la dimensione dell’area rifornita, i costi di trasporto, ecc.). Secondo alcune stime i costi del grande ripascimento eseguito recentemente in Emilia Romagna si aggirerebbero intorno ai 10-15 €/m3.

 Il rapporto UK AVOID (2010) ha stimato costi di ripascimento per la Gran Bretagna compresi tra 4,6 e 46,4 US$ (3,5-35 €)/m3. Nei Paesi Bassi sono state trovate stime più basse, tra 3 e 8 US$ (2-6 €) per m3. Tuttavia, i prezzi hanno recentemente subito un incremento dovuto alla mancanza di appaltatori disponibili ad eseguire lavori di ripascimento. Tra gli altri costi, dovrebbero essere presi in considerazione i costi di trasporto, i costi di ricerca e la frequenza dei rifornimenti. 

Tempi di implementazione e durata

Il tempo di implementazione varia da 1 a 5 anni. Il ripascimento delle spiagge può rimanere in sede per intervalli di tempo che possono variare dai 2 ai 10 anni. Il ripascimento delle spiagge è un processo continuo e l’erosione delle spiagge non cesserà completamente con questo intervento. L’innalzamento del livello del mare e l’incremento di eventi estremi probabilmente ridurranno la durata di simili progetti, ossia aumenteranno l’esigenza e la frequenza di ripascimenti supplementari qualora un progetto faccia esclusivamente affidamento su questa misura.

Il settore turistico anela a questo tipo di interventi, ma si tratta di una strategia senza ritorno: una volta avviato il ripascimento si deve fare affidamento sulla prosecuzione di tala pratica.

Risorse per informazioni maggiormente dettagliate

https://climate-adapt.eea.europa.eu/metadata/adaptation-options/beach-and-shoreface-nourishment

Greene, K. (2002) Beach Nourishment: A Review of the Biological and Physical Impacts. Washington (DC): Atlantic States Marine Fisheries Commission. ASMFC Habitat Management Series no. 7.

Linham, M.M. and Nicholls, R.J. (2010) Technologies for climate change adaptationcoastal erosion and flooding (TNA Guidebook Series) New Delhi, IN.Management Series no. 7.

PAP/RAC (2021) Manuale sul rafforzamento della resilienza costiera dell’Adriatico, progetto INTERREG AdriAdapt, Split/Spalato.

Tavolo Nazionale sull’erosione costiera: Linee Guida Nazionali per la difesa della costa dai fenomeni di erosione e dagli effetti dei cambiamenti climatici (2018)

Misurare la spiaggia per gestire la costa – https://www.youtube.com/watch?v=lJ3UvaOAW_k

Ringraziamo gentilmente il Prof Enzo Pranzini dell’Università di Firenze, il team del progetto Beachex (Prof. Dalibor Carević e Tonko Bogovac della Facoltà di Ingegneria Civile di Zagabria, Dott.ssa Kristina Pikelj della Facoltà di Scienze dell’Università di Zagabria), e Dott.ssa Maja Krželj dell’Università di Spalato, per tutto l’aiuto e il supporto dato nella preparazione di questo testo.