Arretramento pianificato della strada costiera statale Capodistria – Isola e riqualificazione sostenibile della costa
CONTESTO GEOGRAFICO E SFIDE CLIMATICHE
La regione carsico-costiera è l’unica regione litoranea slovena, oltre ad essere una regione tipicamente di frontiera dato che confina sia con la Croazia sia con l’Italia.
Capodistria è il centro urbano regionale, oltre ad essere la città principale della più ampia conurbazione litoranea (insieme ad Isola e Pirano). La città rappresenta il centro economico, amministrativo, culturale, educativo e lavorativo della regione. Inoltre, la città è anche uno snodo logistico di importanza internazionale per la circolazione di merci e persone, con un porto mercantile sviluppato e un porto passeggeri in crescita.
Isola è un centro urbano di ordine inferiore, con un centro turistico sviluppato in grado di offrire servizi base a livello primario, così come alcuni servizi amministrativi statali.
Il traffico tra le città della conurbazione urbana è basato sulle strade. Una strada statale, che abbraccia la costa per tutta la sua estensione di circa 5 km, collegava le città di Capodistria e Isola. La strada ha occupato la costa sotto le alte scogliere di flysch, ed ha così impattato negativamente un paesaggio affascinante, distrutto o minacciato habitat marini e costieri (i.e. la prateria di Posidonia oceanica), ed ha in sostanza utilizzato uno spazio attrattivo per la ricreazione tra i centri urbani. La strada ha inoltre subito impatti dall’innalzamento del livello del mare e dalle forti mareggiate.
Inoltre, considerando il crescente volume di traffico. la strada non era più conforme ai requisiti normativi, mentre richieste di decongestionamento della costa e variazione d’uso, a favore di un’area ricreativa e verde, stavano diventando sempre più pressanti. Un simile cambiamento sarebbe stato inoltre funzionale ad un alto livello di protezione della natura e al miglioramento della qualità del paesaggio.
Di recente era stata sollevata un’altra questione inerente alla sicurezza del traffico lungo la costa, minacciata dagli impatti dei cambiamenti climatici (innalzamento dei livelli del mare e rischio di allagamento in condizioni meteorologiche estreme, eventi che stanno diventando sempre più frequenti).
I modelli di cambiamento climatico in Slovenia mostrano incrementi significativi delle temperature medie entro la fine del XXI secolo per tutto il paese e per tutte le stagioni. L’entità dell’incremento varia tra gli scenari delle emissioni di gas serra (GHG). Lo scenario ottimistico prevede entro il 2100 un incremento medio della temperatura pari a 1,3 °C sopra la media del periodo 1981-2010, lo scenario moderatamente ottimistico attende un incremento di 2 °C, mentre lo scenario pessimistico prevede un innalzamento delle temperature medie di 4,1 °C.
I modelli di innalzamento del livello del mare e di incremento della frequenza degli allagamenti marini, nella letteratura scientifica, prevedono che entro il 2100 il livello medio del mare si alzerà di 30-100 cm (IPCC 2019).
Secondo uno studio (Ličer, M: s.d.), l’incremento del livello del mare a Capodistria tra il 1961 e il 1995 non ha fatto registrare una tendenza statisticamente significativa, l’andamento crescente è cominciato negli anni ’90. Dopo il 1995, l’incremento medio del livello del mare statisticamente significativo è stato di circa 5 mm/anno.
Dal 1961 il livello del mare ha superato il livello dii 330 cm (112 cm sopra lo zero mareografico di Capodistria) per 55 h (livello di allerta giallo), i 350 cm (132 cm sopra lo zero mareografico locale) per 8 h (livello di allerta rosso). In questo periodo si sono verificati 6 eventi di allerta rossa.
I modelli oceanografici per l’Adriatico settentrionale sono largamente concordi nell’affermare che il livello del mare si innalzerà di almeno 30 cm entro il 2100. Di conseguenza, ciò comporterà che il livello di allerta giallo sarà superato per 1.153 h e di 149 h quello dell’allerta rosso, ossia un aumento di 20 volte nel tempo cumulativo di allagamento sopra le allerte gialla e rossa. Secondo il rapporto “SROCC” dell’IPCC del 2019 (IPCC 2019), l’innalzamento del livello del mare di 29 cm entro il 2100 rappresenterebbe l’intervallo più basso dello scenario più ottimistico (RPC2.6). Nello scenario peggiore, il livello del mare si innalzerà di un metro. In tale caso, il tempo cumulativo di allagamento sopra i livelli di allerta gialla e rossa sarebbe 3.300 volte più lungo di quello del periodo 1961-2017 (Ličer, s.d.).
OBIETTIVI
Il progetto di costruzione di una nuova strada di collegamento, deviata dalla costa, segue i seguenti obiettivi:
- assicurare un collegamento stradale moderno tra le città di Capodistria e Isola, nell’ambito della superstrada Capodistria (Slavček) – Lucija,
- riassetto dell’area costiera degradata in un’area ricreativa, attraente, verde, in armonia con lo schema più ampio della rete di aree naturali protette (la Riserva naturale di Val Stagnon, il Parco paesaggistico di Strugnano),
- assicurare assetti in sintonia con la natura, che siano in grado di resistere ai cambiamenti climatici attesi nel futuro.
MISURE DI ADATTAMENTO APPLICATE AL CASO
Arretramento pianificato
SOLUZIONI
L’attuazione del progetto è divisa in varie fasi. La prima fase includeva: attività di preparazione, conferma del piano di ubicazione, preparazione della documentazione progettuale, così come la costruzione della sezione di superstrada Capodistria (Slavček) – Isola, comprensiva di tunnel. La seconda fase si concentrava sugli assetti minimi e temporanei dell’area di strada costiera tra Capodistria e Isola, che avrebbero consentito l’uso ricreativo dello spazio dopo la chiusura al traffico. La terza fase attuativa è ancora in corso d’opera e comprende la preparazione della pianificazione territoriale e il disegno paesaggistico, alla quale seguirà l’attuazione della soluzione definitiva di un assetto più naturale possibile della costa sulla quale si sviluppava la precedente strada statale tra Capodistria e Isola.
Pure l’investitore iniziale, coinvolto nella modernizzazione della strada costiera tra Capodistria e Isola (l’Amministrazione stradale della Repubblica), nei primi anni ’90 era consapevole della concreta possibilità di costruire un tratto stradale tra Capodistria e Isola. Furono discusse varie soluzioni in merito alla traiettoria della strada: lungo la costa, parzialmente lungo la costa, e un tunnel tra Capodistria (Slavček) e Isola. L’investitore realizzò un bando di gara per servizi attinenti all’urbanistica/paesaggistica al fine di determinare la traiettoria della strada costiera e l’assetto dei punti di ritrovo. Le opzioni che spostavano la strada (parzialmente o totalmente) nel tunnel ottennero il più alto grado di consenso. La decisione presa dalla commissione di gara dimostra che i tempi erano maturi per un risveglio della coscienza ambientale e una rinnovata sensibilità verso la qualità della costa, segnali che precedevano di qualche anno la presa di coscienza circa l’urgenza di adottare strategie di adattamento ai cambiamenti climatici.
Il piano per lo spostamento della strada è stato confermato nel 2004.I lavori per la costruzione della strada hanno preso inizio nel 2006, mentre quelle per il tunnel sono iniziati nel 2010. Dopo numerose discussioni e complicazioni, il tunnel è stato aperto al traffico nel 2015.
In una seconda fase, entrambe le municipalità hanno approntato una corsia per le bici, ed hanno attrezzato l’area con oggetti di arredo urbano (panchine). La municipalità di Capodistria ha inoltre predisposto l’accesso al mare e l’illuminazione pubblica. Oltre a ciò, entrambe le municipalità hanno negoziato con il Ministero delle infrastrutture che il tunnel fosse esentato dal sistema di pedaggio stradale denominato “vignetta”, e che la gestione della strada costiera fosse affidata alle due municipalità. Ciò ha creato i presupposti per eliminare interamente il traffico automobilistico dalla strada costiera, ha permesso la sistemazione e l’ampio uso ricreativo del precedente spazio stradale.
Per quanto concerne la terza fase, è in corso di preparazione del piano territoriale (Piano territoriale regionale) per una sistemazione integrata della fascia costiera in quanto spazio pubblico con una visione comune, chiaramente enfatizzata dell’assetto territoriale, basata sullo sviluppo sostenibile. Ciò richiede un attento coordinamento dei progetti per le infrastrutture ricreative, dei progetti di sviluppo turistico, così come dei progetti concernenti la protezione della natura, la mobilità sostenibile, il rinnovo urbano, ecc. Tutti gli approcci saranno integrati con i principi dello sviluppo sostenibile, nell’ambito di una coordinata gestione integrata. Gli elementi principali dell’assetto territoriale presenti nel documento sono: la passeggiata costiera con punti di accesso stabiliti al mare, pontili, e l’innalzamento dell’area per adattarla ai cambiamenti climatici, insieme alla valorizzazione turistico-culturale dell’area del relitto di una nave.
Negli ultimi due decenni sono stati portati a termine numerosi workshop e bandi di gara in merito alla sistemazione dello spazio costiero tra Capodistria e Isola. Tutto ciò si è tradotto in una ricca ed esaustiva documentazione che sarà di supporto nella formulazione di idee per gli assetti futuri. L’iniziativa “Narišimo obalo” (Disegniamo la costa) è stata un vero successo che ha coinvolto un’ampia gamma di partecipanti nella co-creazione attiva della visione spaziale.
La decisione di chiudere la strada e deviare il traffico nel tunnel è stata recentemente riconosciuta come benefica anche dal punto di vista sia dell’adattamento che della mitigazione dei cambiamenti climatici. Il trasferimento della strada riduce la vulnerabilità di questa importante arteria stradale a impatti da cambiamenti climatici, in particolare all’innalzamento del livello del mare e alle condizioni meteo estreme sempre più frequenti, con relativo rischio di erosione costiera.
Dal punto di vista della mitigazione di cambiamenti climatici, il tunnel ha accorciato la distanza tra Capodistria e Isola di circa 900 m. Con una media di traffico giornaliero pari a 35.000 veicoli, ciò implica un significativo abbassamento delle emissioni di CO2. Assumendo un consumo medio di carburante di 6,5 l / 100 km e una ratio 1:1 di veicoli con motore a benzina e gasolio, ciò significa circa 1,900 t in meno di emissioni CO2 in un anno.
LEADER DELL’INIZIATIVA E PARTNER CHIAVE
Nella prima fase di costruzione della strada, il promotore è stato il Ministero delle infrastrutture insieme al Ministero dell’ambiente e della pianificazione territoriale, e, nella fase di costruzione, la DARS (Società per le autostrade della Repubblica di Slovenia). Una volta terminati i lavori per il tratto stradale (compreso il tunnel), la questione della sistemazione temporanea e a lungo termine della costa è tornata alla ribalta. A quel punto le municipalità di Capodistria e Isola hanno preso l’iniziativa. Entrambe le municipalità hanno negoziato con il Ministero delle infrastrutture e hanno ottenuto che la vecchia strada costiera venisse ri-categorizzata (e chiusa interamente al traffico), ciò richiedeva l’esenzione del nuovo tratto stradale Capodistria (Semedela) – Isola dal sistema di pedaggio della vignetta consentendo così il passaggio gratuito a tutti i veicoli. Ciò ha costituito il presupposto per realizzare alcuni servizi (illuminazione pubblica, accesso al mare, bagni pubblici, piccole dotazioni di arredo urbano, corsie ciclabili, ecc.). Guardando oltre, le due municipalità stanno preparando insieme una speciale documentazione tecnica e spaziale per una sistemazione completa. Hanno autorizzato l’Ente pubblico per la promozione dell’imprenditoria e progetti di sviluppo (municipalità di Isola) a portare avanti questo lavoro. Questa istituzione ha preso in carico il coordinamento operativo delle attività a nome dei promotori (la municipalità di Capodistria e la municipalità di Isola), coordinamento necessario per la sistemazione finale della costa. Nell’ambito della preparazione del programma concettuale per l’area, questo istituto ha lavorato insieme alla ONG PiNA all’iniziativa “Narišimo obalo”, che ha attirato circa 1.000 partecipanti.
PARTEZIPAZIONE DEGLI STAKEHOLDER
Nella prima fase gli stakeholder hanno collaborato intensamente nell’ambito della Legge sulla pianificazione territoriale, durante incontri di coordinamento regolari, consultazioni pubbliche e presentazioni.
L’Ente pubblico per la promozione dell’imprenditoria e progetti di sviluppo ha collaborato con successo con un’ampia gamma di stakeholder. Pensando a tali attività, nel settembre 2018 l’associazione PiNA ha realizzato un evento di partecipazione per la comunità locale alla pianificazione territoriale nella regione, denominato NARIŠIMO OBALO (Disegniamo la costa). L’iniziativa è stata supportata dalla municipalità di Isola – dal Progetto strategico Facility point per l’implementazione della strategia dell’UE per la regione adriatica e ionica (EUSAIR), da alcuni ministeri, dal Fondo sociale europeo e Interreg V-B Adrion. L’iniziativa si è svolta nell’ambito della Settimana della costa mediterranea (legata alla Giornata della costa mediterranea) e delle strategie macroregionali.
Questo evento di una giornata intera si è svolto nell’area della strada costiera tra Capodistria e Isola. Partecipanti di differenti profili e gruppi d’età hanno dato i loro suggerimenti circa l’uso futuro e l’aspetto che l’area della strada costiera in disuso avrebbe dovuto avere. I partecipanti hanno riempito una striscia di carta lunga 750 m con le loro idee. Oltre 1.000 persone da tutta la Slovenia, ed alcuni da altri paesi europei, hanno partecipato all’evento. Si è registrata la massiccia presenza di persone giovani, membri della società civile, così come di studenti delle scuole primarie e secondarie. Tutti i suggerimenti sono stati studiati e integrati in un’analisi scritta dai colleghi dell’associazione PiNA. Hanno pure prodotto i materiali video dell’evento. Il materiale prodotto costituisce un contributo importante per la preparazione del Piano territoriale regionale.
FATTORI DI SUCCESSO E LIMITANTI
I fattori di successo del progetto descritto risiedono principalmente nella maturità degli attori politici, sia a livello nazionale sia a livello locale. Ciò ha permesso che un tunnel lungo 2,2 km per consentire la deviazione del traffico dalla costa fosse realizzato nonostante i costi elevati. La costruzione della deviazione ha, a sua volta, favorito una sistemazione che, da un lato, è meno sensibile agli impatti attesi derivanti dai cambiamenti climatici, mentre dall’altro, gli attori locali hanno dato priorità all’uso pubblico dello spazio rispetto agli interessi commerciali o privati, dando priorità a soluzioni di sviluppo sostenibile.
Un approccio integrato alla gestione dell’area è importante. Questo approccio integra con successo gli interessi di vari settori e attori nell’ambito della gestione (particolarmente nella protezione del patrimonio naturale e culturale). Estendere la cooperazione per lo sviluppo della visione e del programma operativo per il futuro assetto dell’area oltre i confini municipali è stato cruciale. Nel frattempo, è molto importante creare le basi di un’ampia piattaforma cooperativa, in cui comprendere il coinvolgimento attivo del pubblico generale nelle fasi di sviluppo della visione e determinazione dell’uso futuro dello spazio.
Le esperienze nel campo della Gestione Integrata delle Zone Costiere (GIZC) che la Slovenia ha fatto nell’ambito della Convenzione di Barcellona (per esempio il progetto CAMP Slovenia, con un ciclo biennale di workshop per la formazione di pianificatori locali e nazionali per la messa in pratica dei principi della GIZC), in ambito UE e per altri scopi internazionali (per esempio: la cooperazione nell’EUSAIR – la strategia dell’UE per la regione Adriatica e Ionica pilastro tematico 3 – Qualità ambientale, dove la GICZ e la PSM – Pianificazione dello spazio marittimo, sono argomenti chiave), si sono rivelate importanti.
La fase di pianificazione paesaggistica è importante per aprire il campo all’incontro di soluzioni architettoniche-urbane e di pianificatori, con un pronunciato coinvolgimento di esperti (i.e. l’ordine degli architetti e pianificatori). Ciò è particolarmente importante al fine di identificare soluzioni che dovranno rispettare anche l’articolo 8 del Protocollo GICZ, secondo il quale, trattandosi di un’area direttamente e negativamente influenzata dai cambiamenti climatici e dai rischi naturali, questa zona deve rimanere, in linea di principio, libera da costruzioni.
Tra i fattori limitanti sono da nominare in particolare pressioni formali e informali provenienti dal mercato che auspicano soluzioni parziali, che avrebbero danneggiato le soluzioni integrate, sacrificando il pubblico interesse.
COSTI E BENEFICI
La costruzione del tratto di superstrada Capodistria – Isola ha richiesto l’investimento di oltre 150 milioni di EUR. I fondi necessari sono stati forniti dallo stato, nell’ambito del Programma nazionale di costruzione delle autostrade.
La sistemazione temporanea della strada dopo la sua chiusura al traffico costa circa 1 milione di EUR. I fondi sono stati forniti dalla municipalità di Capodistria (circa 800.000 EUR) e dalla municipalità di Isola.
Una stima esatta dei costi della sistemazione definitiva non è al momento possibile, ma si tratterà di un ordine di grandezza i di qualche milione di EUR. La valutazione dell’investimento, fatta all’interno dello studio di fattibilità iniziale, risultava di appena meno di 5 milioni di EUR e comprende la preparazione della documentazione urbanistica e progettuale, la sistemazione delle infrastrutture comunali (impianto idraulico, sistema fognario, organizzazione del traffico, corsia ciclabile, illuminazione pubblica), il riempimento del terreno, la sistemazione della passeggiata lungo-mare e della zona di balneazione , e la predisposizione di un parco archeologico subacqueo in situ.
CONTATTI
Iztok Škerlič
JZP Izola (Javni zavod za spodbujanje podjetništva in razvojne projekte – Ente pubblico per la promozione dell’imprenditoria e progetti di sviluppo)
Izola, Sončno nabrežje 4
e: jzp@izola.si,
t:+386 5 66 00 260,
f: +386 5 64 01 052
RISORSE PER INFORMAZIONI MAGGIORMENTE DETTAGLIATE
Piano territoriale regionale:
https://www.facebook.com/tvkoper/videos/prostorski-na%C4%8Drt-obalna-cesta/10155247605063008/
Ultima guida: https://www.youtube.com/watch?v=e1OQGgozWj4
Evento pubblico Disegniamo la costa: https://www.youtube.com/watch?v=sMRy_hsZqMc
Relazione sull’evento pubblico Disegniamo la costa:
https://www.pina.si/wp-content/uploads/2020/02/NarisimoObalo.pdf
3B Arhitekti (Projektna skupina: Leon Belušič u.d.i.a., Damjan Hidič m.i.a.), Projekt Ureditev obale med Koprom in Izolo, 2018
Agenzia slovena per l’ambiente: Prognozirano plimovanje morja – Tide tables 2020, Jadransko morje – Koprski zaliv, (Adriatic Sea – The Bay of Koper)
ClimatChangePost, https://www.climatechangepost.com/slovenia/coastal-erosion/
http://meteo.arso.gov.si/uploads/probase/www/climate/text/en/publications/OPS21_brosura_ENG.pdf
IPCC. 2019. Special Report on the Ocean and Cryosphere in a Changing Climate (SROCC). Edited by H.-O. Pörtner, D.C. Roberts, V. Masson-Delmotte, P. Zhai, M. Tignor, E. Poloczanska, K. Mintenbeck, et al. Geneva (CH): IPCC. https://www.ipcc.ch/srocc/
Ličer, Matjaž. s.d. ‘Podnebne spremembe in naraščanje gladine morja v Severnem Jadranu’. Nacionalni inštitut za biologijo, Morska biološka postaja Piran. s.d. https://www.nib.si/mbp/sl/home/news/902-podnebne-spremembe-in-narascanje-gladine-morja-v-severnem-jadranu
Ocena podnebnih sprememb v Sloveniji do konca 21. stoletja (Povzetek), http://meteo.arso.gov.si/uploads/probase/www/climate/text/sl/publications/OPS21_povzetek_posodobljeno.pdf
Primorske novice, https://www.primorske.si/2018/04/26/nenalicena-kolesarska-lepotica
Proiezioni sui cambiamenti climatici per la Slovenia nel corso del XXI secolo (Riepilogo delle temperature e delle precipitazioni)
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