Informazione sistematica e scientificamente fondata dei cittadini sui cambiamenti climatici e sulle loro conseguenze

Impatti climatici
Non specifica per un impatto
Settori
Inter-settoriale
Categoria IPCC
Istituzionale: politiche e programmi del governo, Sociale: Misure educative, Sociale: Opzioni informative

Descrizione

Dato che i cambiamenti climatici rappresentano un argomento eccezionalmente ampio e considerato che l’incertezza è una delle sue caratteristiche di base, l’alfabetizzazione climatica della popolazione non può essere un’azione una tantum. Essa comprende il monitoraggio delle ultime conoscenze sui cambiamenti climatici, sulle loro cause e conseguenze.

Il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) è la principale organizzazione internazionale ad occuparsi dei cambiamenti climatici. È stata fondata nel 1988 dall’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) e dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), con l’obiettivo di assicurare a tutto il mondo una chiara informazione scientifica sullo stato del clima e sugli effetti dei cambiamenti climatici sulla natura, sulla società e sull’economia. L’IPCC non effettua attività di ricerca né di monitoraggio; il suo compito principale è assicurare la cooperazione del maggior numero possibile di scienziati che si occupano di questi argomenti, e pubblicare regolarmente le informazioni scientifiche consolidate. Sino ad oggi, l’IPCC ha pubblicato cinque rapporti di valutazione per l’elaborazione dei quali hanno collaborato migliaia di scienziati di varie discipline. I rapporti di valutazione contengono ciascuno un rapporto di sintesi per i decisori politici e una serie esaustiva di dati iconografici. Nel corso di quasi 40 anni di attività dell’IPCC sono stati conseguiti risultati tangibili così come un livello quasi unico di cooperazione della comunità scientifica, e tutto ciò su una materia estremamente complessa e incerta.

Tuttavia, permane una questione: quanti decisori politici nel mondo, in Croazia o in Italia, hanno letto i rapporti di sintesi a loro dedicati? Ci si può attendere minimamente che i comuni cittadini leggano questi rapporti? Dove sono i rapporti destinati a un pubblico più ampio? In quante lingue sono stati tradotti i rapporti di sintesi? In Croazia e in Italia, così come nella maggior parte dei paesi, non sono previste traduzioni sistematiche. Oggigiorno, quando le voci degli scettici sul clima sono state quasi tutte ridotte al silenzio dai dati registrati negli anni più caldi di sempre, che sono passati negli ultimi 20 anni davanti agli occhi di 7,6 bilioni di abitanti della terra, possiamo concludere che i risultati del lavoro dell’IPCC dovrebbero essere incanalati attraverso le comunità nazionali e scientifiche che devono ricevere un chiaro mandato per includere queste scoperte nelle loro discipline.

Dal 2019, cinque preminenti organizzazioni mondiali che svolgono attività di ricerca sui cambiamenti climatici pubblicano un rapporto comune annuale denominato “Uniti nella Scienza” (United in Science Reports). Ad oggi sono stati pubblicati rapporti nel 2019 e nel 2020. I rapporti sono stati coordinati dall’OMM, tra gli altri partecipanti ci sono il Global Carbon Project, l’IPCC, la Commissione oceanografica intergovernativa dell’UNESCO (IOC-UNESCO), l’UNEP, e il servizio meteorologico nazionale del Regno Unito (UK Met Office). I rapporti sono anche presentati in forma di brevi video, uno strumento di comunicazione con copertura potenzialmente più alta.

Da oltre 25 anni l’OMM pubblica rapporti annuali sullo stato del clima globale. Questi rapporti sono basati sui dati nazionali forniti dai servizi idro-meteorologici statali, così come da organizzazioni internazionali. Dal 2016 l’OMM pubblica questi rapporti insieme con le Nazioni Unite ed ora includono anche gli effetti socio-economici. I rapporti sono disponibili sul sito web dell’OMM nelle 6 lingue ufficiali delle Nazioni Unite. Attualmente sono disponibili i rapporti degli anni 2019, 2018, 2017 e 2016. Come nel caso di “Uniti nella Scienza”, negli ultimi anni questi rapporti sono stati presentati anche sotto forma di brevi video.

Come primo passo verso l’informazione e l’alfabetizzazione sui cambiamenti climatici, suggeriamo di vedere i seguenti video della durata di 2-3 minuti.

United in Science 2020

United in Science 2019

WMO: New climate predictions assess global temperatures in coming five years

WMO: State of the Climate 2019

WMO: The Global Climate 2015-2019

Il 10 ottobre 2020 l’organizzazione no-profit TED ha lanciato una splendida iniziativa globale denominata Countdown. L’obiettivo di questa iniziativa è sostenere e accelerare l’applicazione di soluzioni alla crisi climatica. Il lancio di questa iniziativa è stato segnato da una conferenza on-line durante la quale oltre 50 relatori, per oltre 5 ore, hanno condiviso le loro visioni e le loro esperienze. Questa piattaforma rappresenta un contributo eccezionalmente valido per favorire la presa di coscienza, l’informazione e l’educazione sul clima: oltre a presentazioni prese dalla conferenza on-line, contiene numeroso altro materiale informativo, a partire da strumenti per principianti, proposte di adesione alla lotta organizzata contro i cambiamenti climatici nell’ambito dell’organizzazione TED, fino agli annunci di numerosi altri eventi futuri su scala locale e globale.

Per informare vari gruppi di stakeholder può essere interessante anche la nuova piattaforma delle Nazioni Unite sugli eventi climatici, Climate Hub 360, lanciata in vista della conferenza COP 26.

A settembre 2020 è stata lanciata un’iniziativa anche dal mondo delle imprese; Facebook ha aperto la pagina Centro informazioni sulle scienze climatiche. Con 3 bilioni di utenti Facebook attivi questa è sicuramente un’iniziativa importante, sebbene rimanga da vedere quanto saranno oggettive le informazioni riportate.

In Croazia, le informazioni possono essere trovate sul sito web del Ministero dell’economia e dello sviluppo sostenibile, e su uno speciale dominio dedicato all’adattamento climatico. In Italia, a livello nazionale la Società Italiana per le Scienze del Clima (SISC) desidera promuovere il dialogo tra scienziati, decisori pubblici, imprese e cittadinanza per sostenere azioni nell’interesse della società e dell’ambiente. A livello regionale possiamo segnalare l’esempio della regione Emilia-Romagna che ha creato un Forum regionale che, tra le altre cose, ha l’obiettivo di informare e istruire i cittadini e supportare i decisori pubblici relativamente ai cambiamenti climatici (si veda il caso studio della regione Emilia-Romagna).

Costi e benefici

L’informazione scientificamente fondata della popolazione può avere la sua realizzazione operativa tramite programmi televisivi, radiofonici e su internet dato che tali media raggiungono meglio la popolazione di un paese. Le stazioni televisive e radiofoniche locali dovrebbero prestare maggiore attenzione ai contributi locali e alle conseguenze dei cambiamenti climatici.

Gli eventi chiave come i rapporti annuali della OMM, i rapporti “Uniti nella Scienza”, i rapporti IPCC, i risultati della scienza climatica e simili dovrebbero essere accompagnati da brevi coperture (come il video sullo stato del clima globale) nei notiziari serali di tutti i paesi facenti parte degli Accordi di Parigi. Qui i governi e la politica giocano un ruolo chiave. La scienza non ha il potere di diffondere informazioni che potrebbero essere utili per tutti. Fino ad oggi non è nemmeno stato un suo compito. Questa attività avrebbe il più ampio impatto e, possibilmente, l’effetto più immediato e forte in termini di sensibilizzazione.

La promozione sui media di argomenti legati alle cause e alle conseguenze dei cambiamenti climatici e la sua sistematica implementazione, negli anni e nei decenni a venire, richiedono che il nuovo personale giornalistico e gli operatori del settore delle comunicazioni ricevano un’ottima preparazione. Accanto a ciò si rende necessario il sistematico mantenimento di notiziari e programmi specialistici. Non siamo in grado di valutare i costi totali di una simile innovazione pluriennale. Ad ogni modo, a livello globale dovrebbe essere realizzato il maggior numero possibile di prodotti di questo genere, con la traduzione fornita in tutte le lingue.

Tempi di implementazione e durata

La formazione dei giornalisti e degli operatori del settore delle comunicazioni, per simili programmi innovativi a livello di tematica, potrebbe richiedere circa un anno, in ogni paese dove viene applicata. Successivamente, i programmi televisivi e radiofonici di questo tipo saranno trasmessi fintanto che i cambiamenti climatici saranno percepiti come un problema rilevante.

Risorse per informazioni maggiormente dettagliate

https://www.ipcc.ch/

https://www.unenvironment.org/

https://public.wmo.int/en

https://www.sisclima.it/

https://prilagodba-klimi.hr/