Muri paraonde e banchine

Impatti climatici
Innalzamento del livello del mare, Inondazioni, Tempeste
Settori
Gestione costiera, Riduzione del rischio di catastrofi, Settori specifici, Urbano
Categoria IPCC
Strutturale e fisica: Misure ingegneristiche

Descrizione

I muri paraonde sono strutture realizzate con materiale rigido (p. es. pietrame, cemento, muratura o palancole, geocontenitori), sono costruite per proteggere il retroterra dall’azione delle onde e prevenire l’erosione costiera. I muri paraonde servono anche per stabilizzare falesie in erosione e proteggere le strade e gli insediamenti costieri. Sono costruiti parallelamente alla linea di costa, nella zona di transizione tra la spiaggia e la terraferma o le dune. I muri paraonde si trovano spesso in corrispondenza di spiagge strette o scoscese, dove i tipici frangiflutti risultano o troppo larghi o poco economici. 

Nel corso degli anni il materiale con il quale sono costruiti è cambiato: se un tempo nella maggioranza dei casi prevalevano le strutture in pietra, oggigiorno un numero sempre più crescente di strutture e materiali in cemento è rinforzato con materiali sintetici. 

I muri paraonde sono generalmente strutture massicce, spesso concave e alte a sufficienza per proteggere la terraferma dalla tracimazione delle onde, con una superficie “irregolare” per ridurre la velocità di risacca. Anche il profilo a gradoni viene usato talvolta per ridurre la velocità di risacca, inoltre è una struttura idonea per ospitare chi prende il sole o accogliere percorsi pedonali o ciclabili lungo riva. Un esempio di questo tipo è costituito dalla scogliera a gettata a protezione della ferrovia a Pedaso (Marche), sulla quale è stata costruita una pista ciclabile.

Murazzo (tipo di muro paraonde) tra Miramare e Trieste (Fotografia: Enzo Pranzini)

Con i cambiamenti climatici e una maggiore vulnerabilità alle onde e alle mareggiate, molte delle attuali strutture possono risultare piuttosto obsolete e basse rispetto agli standard odierni.  Tuttavia, ragionando in termini di adattamento ai cambiamenti climatici, un altro vantaggio dei muri paraonde è costituito dal fatto che queste strutture possono essere implementate gradualmente, aumentando l’altezza della struttura in modo da far fronte all’innalzamento del livello del mare. È comunque importante che le modifiche di adeguamento apportate al muro paraonde non compromettano l’integrità della struttura.

Lungo la costa adriatica è possibile rintracciare muri paraonde in quasi ogni paese, ma la loro altezza e la loro estensione generalmente è limitata dalla bassa incidenza energetica del moto ondoso del mare Adriatico. I murazzi veneziani, ora convertiti in strutture più complesse con una spiaggia di fronte, rappresentavano dei veri e propri capolavori di antica ingegneria costiera. Alcuni esempi di strutture adiacenti la costa sono visibili a Bari (Puglia), Cittanova, Rovigno e Pola (Croazia), Neum (Bosnia ed Erzegovina), Vlorë (Albania). Nella maggior parte dei casi, si tratta di piccole scogliere a gettata costruite per proteggere le strade o le case adiacenti al mare. Nei villaggi costieri e nelle cittadine all’interno di baie troviamo le banchine, spesso sul versante croato dell’Adriatico. Si tratta di strutture con funzione di frangiflutti, leggermente più basse dei “classici” muri paraonde, costruite per proteggere le case, il lungomare e le strade; in alcuni casi fungono anche da ormeggio per piccole imbarcazioni. Tali costruzioni tuttavia possono indurre l’erosione delle spiagge (ove antistanti) a causa della riflessione delle onde; molte spiagge sono scomparse completamente dopo l’edificazione di simili strutture.

Banchina presso la riva di Spalato (Fotografia: Ivan Sekovski)

Costi e benefici

I costi di costruzione sono elevati ma queste strutture richiedono generalmente poca manutenzione. Variano a seconda della forma delle strutture selezionate: il volume del muro paraonde dipende dalla quota della cresta richiesta, dalla profondità dell’imbasamento, dal carico d’onda e da tassi di overtopping accettabili. I costi dipendono anche dal tipo di costruzione, dalle dimensioni, dalla disponibilità e dalla prossimità dei materiali di costruzione, dai tassi previsti di erosione futura e dal carico d’onda, da strutture come passeggiate e gradini o scivoli di alaggio. Nei Paesi Bassi è stato stimato che un muro paraonde potrebbe costare 300-500 € per m3 di cemento (Deltares, 2014). 

Bisogna prendere in considerazione alcuni fattori limitanti. I muri paraonde e le banchine spesso interferiscono con processi naturali come la migrazione degli organismi intertidali, determinando la riduzione di habitat intercotidali. Sebbene prevengano l’erosione delle dune e dell’entroterra, i muri paraonde spesso riflettono l’energia delle onde piuttosto che dissiparla, ciò rende la linea di costa antistante particolarmente esposta a fenomeni erosivi. Per tale motivo molti muri paraonde sono stati più recentemente concepiti per integrare le scarpate a mare con pareti oblique o dal profilo non lineare. Quando i muri paraonde sono regolarmente tracimati (nelle tempeste più violente), l’acqua può rimuovere il suolo o la sabbia retrostante la parete e indebolirla.  In tale situazione l’acqua satura il suolo e aumenta la pressione sul lato verso terra che può causare un collasso strutturale. Inoltre, l’erosione continuativa può determinare lo scalzamento del piede della struttura e minacciarne la stabilità. Infine, i muri paraonde possono ridurre il fascino del paesaggio, sebbene, d’altra parte, possano creare spazi ricreativi (si veda la sezione Descrizione).

I muri paraonde e le banchine possono avere molti benefici. Richiedono uno spazio inferiore rispetto ad altre opere di difesa costiera come gli argini. Sono adattabili, ossia possono essere alzati per far fronte all’innalzamento del livello del mare, che richiede simultaneamente un ampliamento delle fondamenta. L’alto livello di sicurezza fornito da un muro paraonde/una banchina può favorire lo sviluppo dell’entroterra. La cresta della struttura spesso si estende in una parte lastricata in pietra in grado di assolvere altre funzioni, diventando per esempio strada, passeggiata o area parcheggio. 

Per quanto concerne gli effetti citati su flora e fauna della zona intercotidale, di recente sono stati prodotti blocchi prefabbricati con superfici irregolari e buchi per favorire l’abbarbicamento di piante e animali marini.

Tempi di implementazione e durata

A seconda della complessità della struttura, possono essere eretti dai 5 ai 20 m al giorno in fase costruttiva. La fase preparatoria prima della costruzione potrebbe raddoppiare i tempi di implementazione. I muri paraonde tipicamente durano dai 30 ai 50 anni prima di essere sottoposti a riparazioni più significative.

Risorse per informazioni maggiormente dettagliate

https://climate-adapt.eea.europa.eu/metadata/adaptation-options/seawalls-and-jetties

Linham, M.M. and Nicholls, R.J. (2010) Technologies for climate change adaptation: coastal erosion and flooding (TNA Guidebook Series) New Delhi, IN.

PAP/RAC (2021) Manuale sul rafforzamento della resilienza costiera dell’Adriatico, progetto INTERREG AdriAdapt, Split/Spalato.

Ringraziamo gentilmente il Prof Enzo Pranzini dell’Università di Firenze e da Prof. emeritus Jure Margeta dell’Università di Spalato, per tutto l’aiuto e il supporto dato nella preparazione di questo testo.