Riduzione del rischio di disastri attraverso i servizi ecosistemici ( Eco-DRR)

Descrizione

Le catastrofi, che siano di grande o di piccola portata, causano gravi distruzioni e perdite umane ed economiche inibendo in tal modo l’avanzamento verso obiettivi di sviluppo sostenibile. Secondo i dati dell’Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di disastri (UNDRR, 2019), negli ultimi decenni il numero degli eventi calamitosi in tutto il mondo è andato in crescendo, il 90% di tali catastrofi è legato al clima e ad eventi idrometeorologici (UNISDR & CRED, 2015). Peraltro, le catastrofi non sono la conseguenza naturale di minacce esistenti – siamo noi, con il nostro modo di gestirle, a creare le condizioni affinché le minacce si trasformino in catastrofi. Le catastrofi non sono eventi occasionali per i quali è sufficiente assicurare una risposta veloce ed efficace – sono il prodotto del contesto sociale, politico ed economico in cui avvengono e spesso sono il risultato della mancanza di analisi sistematiche dei rischi e di azioni per ridurli. Il 60% degli eventi calamitosi colpisce comunità povere, esposte e mal preparate nelle quali il numero delle vittime può essere fino a 300 volte superiore rispetto a quello di comunità organizzate e resilienti (UNDRR, 2019).

RISCHIO = PERICOLOSITÀ + VULNERABILITÀ + ESPOSIZIONE. Per ridurre il rischio di disastri è necessario agire su tutti gli elementi dell’equazione del rischio: mitigare la pericolosità riducendo la vulnerabilità della popolazione, delle proprietà e dell’ambiente circostante e la loro esposizione alle minacce identificate. Con questa misura intersettoriale evitiamo catastrofi o mitighiamo in maggiore misura i loro effetti (investire nella prevenzione è fino a 15 volte più vantaggioso che spendere soldi per la ricostruzione; UNDRR, 2020). Il rapporto sui rischi globali, elaborato dal Forum economico mondiale nel 2020, ha mostrato che i rischi più probabili che la popolazione deve affrontare oggigiorno sono tutti legati alla sfera ambientale: eventi meteorologici estremi causati da cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, catastrofi ecologiche e pandemie.

Gli ecosistemi in degrado aggravano gli effetti avversi dei cambiamenti climatici i quali a loro volta causano l’ulteriore degrado degli ecosistemi. Una conseguenza di tutto ciò è anche l’indebolimento della capacità degli ecosistemi di offrire alla popolazione servizi e benefici importanti, aumentando così la vulnerabilità degli abitanti alle catastrofi (UNEP, 2019). La perdita di suolo sano e di sostanze nutritive, legata al degrado delle foreste e dei terreni, può determinare una riduzione della produzione globale di cibo pari al 12% e un aumento dei prezzi di alcuni prodotti alimentari addirittura del 30% (IUCN, 2017).

Gli effetti dei cambiamenti climatici richiedono dunque un approccio olistico e integrato nella gestione dei rischi, un approccio che percepisca e valorizzi i numerosi benefici offerti da ecosistemi sani per rafforzare la resilienza delle comunità alle catastrofi. La riduzione del rischio di disastri attraverso i servizi ecosistemici (Eco-DRR) prevede una gestione sostenibile, il mantenimento e il rinnovamento della natura e dei suoi ecosistemi per ridurre il rischio di disastri, con l’obiettivo di conseguire uno sviluppo sostenibile e resiliente (UNEP, 2019).

In un contesto di gestione dei rischi, la comunità globale e l’UE sostengono con decisione soluzioni che sono basate sulla comprensione dei benefici che la natura offre alla società umana, e che favoriscono l’integrazione di soluzioni ‘verdi’ nelle strategie locali di riduzione del rischio di catastrofi e di adattamento ai cambiamenti climatici. L’anno 2015 rappresenta una pietra miliare nella valorizzazione delle soluzioni basate sulla natura per la gestione dei rischi, grazie all’adozione di accordi globali come il Quadro di riferimento di Sendai per la Riduzione del rischio di disastri 2015-2030 (SFDRR), la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e il Programma delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile fino al 2030 (Agenda 2030), che riconoscono che il nostro futuro dipende dalla tutela e dal rinnovamento degli ecosistemi che ci assicurano cibo, acqua pulita, aria pulita e clima stabile.

L’Eco-DRR soddisfa anche gli impegni assunti dalla Convenzione sulla biodiversità, dalla Convenzione di Ramsar sulle zone umide e dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la desertificazione, contribuendo nel contempo con piani di adattamento ai cambiamenti climatici. Le soluzioni basate sulla natura saranno ulteriormente potenziate in questo decennio con iniziative a favore della biodiversità, del rinnovamento degli ecosistemi e dell’adattamento ai cambiamenti climatici, e con altri programmi internazionali il cui obiettivo finale è conseguire l’armonia con la natura entro il 2050.

Per questo anche la Croazia ha adottato numerose strategie europee ed internazionali che sottolineano i molteplici benefici delle soluzioni basate sulla natura per rispondere in modo duraturo alle sfide sociali come i cambiamenti climatici. Il Ministero dell’edilizia e dell’assetto territoriale della Repubblica di Croazia ha in preparazione un Programma per lo sviluppo di infrastrutture verdi nelle aree urbane nel periodo 2021 – 2030, in accordo con la bozza di Strategia di sviluppo nazionale della Repubblica di Croazia fino al 2030. L’adozione di soluzioni basate sulla natura sarà integrata anche nella Strategia nazionale di riduzione del rischio di disastri, ed è una parte cruciale della Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici della Repubblica di Croazia.

3. Costi e benefici

È risaputo che le soluzioni ‘verdi’ sono più economiche e più sostenibili, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista sociale, e che tali progetti portano un valore a lungo termine che con il tempo non si ammortizza (EEA, 2014). Gli investimenti strategici in misure di prevenzione dei disastri attraverso servizi ecosistemici risolvono numerose sfide sociali e assicurano significativi benefici sociali e risparmio a lungo termine. Per tale motivo l’Eco-DRR è ritenuto un metodo ‘win-win’ e ‘no-regret’, è uno dei rari approcci che può influenzare tutti gli elementi dell’equazione del rischio di disastri: ecosistemi sani possono evitare o mitigare le minacce, ridurre la vulnerabilità supportando mezzi a favore delle vite e ridurre l’esposizione funzionando come protezioni naturali. Per questo è necessario che la gestione degli ecosistemi sia parte integrante della gestione del rischio di disastri.

Considerati i molteplici benefici dei servizi ecosistemici, l’elaborazione di una stima quantitativa delle spese e dei vantaggi può essere complessa. Tuttavia, gli effetti economici dell’adozione di infrastrutture verdi sono senz’altro misurabili dato che essa contribuisce alla riduzione di spese pubbliche e private, ma anche alle entrate concrete. Si palesano come risparmio nelle spese energetiche per il raffreddamento, come anche nella riduzione dell’effetto avverso di fenomeni climatici estremi. Un importante beneficio economico deriva anche dall’impatto delle infrastrutture verdi sul miglioramento della salute delle persone e sulla riduzione di spese per la cura delle malattie. Il beneficio economico si realizza anche con la produzione di cibo degli orti urbani, e si prevede che un altro contributo positivo sarà dato dalla creazione di nuovi posti di lavoro per costruire e mantenere le infrastrutture verdi. D’altra parte, il beneficio sociale delle infrastrutture verdi si rifletterà direttamente nel miglioramento della qualità della vita nelle città (MGIP, 2020). La preservazione e il ripristino della qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo costituiscono un beneficio diretto delle infrastrutture verdi per l’ambiente, esse aiutano a ridurre le temperature estive elevate e le isole di calore urbano, attutiscono i rumori e il rischio di alluvioni e di gas serra, così come aumentano la sostenibilità degli ecosistemi e la resilienza ai cambiamenti climatici.

L’analisi estensiva dei costi e dei benefici di applicazione di simili soluzioni (www.gggi.org) è un particolare tipo di analisi che valuta attentamente gli effetti sociali ed ecologici così come i costi nascosti ed esterni che solitamente non sono presi in considerazione in sede decisionale. Inoltre, la questione del finanziamento delle soluzioni ‘verdi’ non riguarda solamente la ricerca delle risorse ma anche la redistribuzione dei budget che erano inizialmente riservati alle infrastrutture grigie e al reindirizzamento delle cosiddette ‘sovvenzioni perverse’ (quelle che causano il degrado degli ecosistemi) con risoluzioni che sostengono gli ecosistemi (UNDRR, 2020).

4. Tempi di implementazione e durata

Sempre più evidenze dimostrano che nel corso di 15 – 20 anni le soluzioni basate sulla natura per la riduzione del rischio di disastri sono decisamente più convenienti rispetto alle soluzioni che contemplano esclusivamente le infrastrutture grigie. Tuttavia, l’Eco-DRR non è necessariamente una strategia indipendente anzi, spesso viene combinata con altre strategie di riduzione del rischio, comprese soluzioni ibride verdi-grigie, sistemi di early warning e altre misure di prevenzione e preparazione alle catastrofi. La protezione, in termini di quantità e durata, che un ecosistema può esattamente offrire dipende dalla salute di tale ecosistema e dalle specifiche locali.

In molti paesi, l’Eco-DRR è ancora un concetto in divenire che deve essere modellato ulteriormente sia a livello di politica sia a livello di prassi. Sebbene molte di queste soluzioni siano pronte per essere applicate, lo sviluppo successivo delle politiche, degli standard e delle indicazioni su limitazioni ed esempi della migliore prassi, come anche il miglioramento della comunicazione e dello scambio di conoscenze, incoraggeranno una migliore comprensione del loro potenziale e un’adozione più diffusa.

Una panoramica più ampia delle varie politiche e azioni statali che possono favorire la creazione di un ambiente favorevole per l’integrazione dei servizi ecosistemici nella riduzione del rischio di disastri, come pure in altre strategie di sviluppo, si può trovare nella pubblicazione Nature-based solutions for disaster risk management.

Risorse per informazioni maggiormente dettagliate

Bibliografia

EC (2015), Final Report of the Horizon 2020 Expert Group on ‘Nature-Based Solutions and Re-Naturing Cities, https://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/en/news/towards-eu-research-and-innovation-policy-agenda-nature-based-solutions-re-naturing-cities , Eco-DRR

EM-DAT, The International Disaster Database, https://www.emdat.be/

Green Infrastructure Foundation (2019), Green Infrastructure for Climate Adaptation Visualization, Economic Analysis, and Recommendations for Six Ontario Communities, https://static1.squarespace.com/static/588221e420099e47b8fe06d8/t/5eceae4495844040ae3d25bc/1590603358923/GI_for_Climate_Adaptation_WEB.pdf

IUCN, Forest Brief No. 21, December 2017, https://www.iucn.org/sites/dev/files/content/documents/20171213_ndcs_fbrief.pdf

IUCN, Commission on Ecosystem Management – Disaster Risk Reduction, https://www.iucn.org/commissions/commission-ecosystem-management/our-work/cems-thematic-groups/disaster-risk-reduction

MGIP (2020), O zelenoj infrastrukturi, https://korak.com.hr/mgipu-o-zelenoj-infrastrukturi/

Partnership for Environment and Disaster Risk Reduction – PEDRR, Ecosystem-based DRR, https://pedrr.org/about-us Swiss Agency for Development and Cooperation, SDC (2018), Eco-DRR and valuation of ecosystem services, https://www.shareweb.ch/site/DRR/Documents/Types%20of%20activity/Risk%20Transfer/valuation%20of%20ecosystem%20eco%20drr%20%20nz.pdf

Swiss NGO DRR Platform, https://drrplatform.org/

Swiss NGO DRR Platform, From grey to green Nature-based solutions for disaster risk reduction and resilience building, https://www.shareweb.ch/site/DRR/Documents/Types%20of%20activity/Community-based%20DRR/DRR-Platform-NBS-F2F_Flyer_4p_28032018.pdf

UNDRR (2019), Global Assessment Report on Disaster Risk Reductionhttps://gar.unisdr.org 

UNDRR (2020), The human cost of disasters: an overview of the last 20 years (2000-2019), https://reliefweb.int/report/world/human-cost-disasters-overview-last-20-years-2000-2019

UNDRR (2015), Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015- 2030https://www.undrr.org/publication/sendai-framework-disaster-risk-reduction-2015-2030 

UNISDR & CRED (2015), The human cost of weather related disasters 1995 – 2015, http://www.unisdr.org/2015/docs/climatechange/COP21_WeatherDisastersReport_2015_FINAL.pdf

UN University Press, 2013, The role of ecosystems in disaster risk reduction, https://collections.unu.edu/eserv/UNU:1995/text_808710_9789280812213.pdf

UNEP (2019), Disasters and Ecosystems: Resilience in a Changing Climate, https://postconflict.unep.ch/DRR/EcoDRR_Source_Book.pdf

UNDRR (2021), Words into Action: Nature-based solutions for disaster risk reduction, https://www.preventionweb.net/publications/view/74082

World Economic Forum (2020), The Global Risks 2020 Report, https://www.weforum.org/reports/the-global-risks-report-2020

https://www.newscientist.com/article/mg24933223-300-rescue-plan-for-nature-how-to-fix-the-biodiversity-crisis/#ixzz6muN6du5z