Piano di gestione della zona costiera della città di Castelli – Kaštela (Piano costiero)

Impatti climatici
Innalzamento del livello del mare, Inondazioni, Precipitazioni intense, Temperature estreme e ondate di calore
Settori
Gestione costiera, Gestione delle risore idriche, Pianificazione territoriale, Riduzione del rischio di catastrofi, transporti, Trasporti, Turismo

Contesto geografico e sfide climatiche

Il piano costiero comprende il territorio amministrativo della città di Castelli. Interessa 58 km2 di terraferma, mentre la parte marina comprende il golfo di Castelli. Il litorale si estende per 23 km e quasi tutta la zona costiera è urbanizzata. Lo sviluppo storico di questa città è legato alle fortezze medievali situate proprio lungo la costa. Il repentino sviluppo della città, l’industrializzazione cui ha fatto seguito l’urbanizzazione, senza la costruzione di infrastrutture comunali, hanno portato all’inquinamento del mare, dell’aria e del suolo. Oggigiorno, con il processo di deindustrializzazione e la costruzione di infrastrutture fognarie, la situazione è migliorata sensibilmente. Le spiagge balneabili hanno ritrovato il loro splendore e il territorio di Castelli è sempre più orientato verso il turismo. Il fatto che si trovi tra due destinazioni fortemente turistiche, Traù e Spalato, così come la vicinanza dell’aeroporto, danno un ulteriore impulso al turismo. La città di Castelli oggi conta ca. 40.000 abitanti e rappresenta parte dell’agglomerato territoriale di Spalato.

Sempre più spesso siamo testimoni delle conseguenze negative dei cambiamenti climatici che danneggiano particolarmente le coste. Tale è la situazione anche a Castelli, dove lungo il basso litorale sono situate varie strutture culturali e residenziali di pregio così come importanti risorse per lo sviluppo: fortezze, centri storici, passeggiate lungomare, case, infrastrutture e altro ancora. I cambiamenti climatici più rilevanti sull’ampio territorio di Castelli sono: aumento delle temperature dell’aria durante tutto l’anno, variazione nel regime delle precipitazioni (maggiori precipitazioni in inverno, minori in estate), aumento della variabilità e degli estremi nelle condizioni climatiche come per es. il manifestarsi di eventi tempestosi con maggiore frequenza e intensità.

La posizione, la topografia e il quadro socioeconomico del territorio di Castelli aggravano gli effetti dei cambiamenti climatici. La costa è bassa, e in buona parte si è formata per effetto della costante espansione della terraferma ai danni del mare. Questa sua caratteristica la espone ad allagamenti, sia da parte del mare sia dai corsi d’acqua e dai bacini idrici che arrivano dalla terraferma. L’entroterra costiero è ripido e presenta una forte energia del rilievo. In caso di pioggia e in presenza di bacini idrografici ciò significa che i flussi d’acqua nell’entroterra si formano rapidamente e si muovono in modo repentino attraverso gli insediamenti fino al litorale marino, dove insieme all’azione del mare causano l’allagamento delle coste. Il territorio di Castelli, e specialmente la zona costiera depressa, è sempre più soggetto ad allagamenti. Questi sono il risultato dei cambiamenti climatici, dell’urbanizzazione non pianificata, dell’assenza di un sistema efficace di drenaggio delle acque superficiali e di protezione dall’innalzamento del livello del mare. La città è minacciata su tutti i fronti: dalle acque torrenziali dell’entroterra, dall’acqua meteorica cittadina, dall’innalzamento del livello del mare e dall’impeto delle onde sulla costa. Si prevede che nei prossimi 100 anni il livello medio del mare si alzerà di 30-100 cm. Per effetto delle acque torrenziali e meteoriche è inevitabile che le città subiscano allagamenti sempre più frequenti e intensi, specialmente nella zona costiera.

La zona costiera più minacciata, fino a 1 m sul livello del mare, comprende 28 ettari di zona litoranea. Si tratta di una zona urbanizzata con ca. 600 strutture. Di questi, 12 ettari comprendono centri storici protetti dove si trovano beni e patrimoni culturali di grande pregio. Le strutture maggiormente minacciate, che costituiscono patrimonio culturale protetto, sono: il palazzo fortezza Cippico a Castelvecchio (appena 35 cm sopra il mare), la fortezza Kaštilac a Castel Abbadessa (60 cm sopra il mare) e il centro storico di Castel San Giorgio (60 cm sopra il mare). È minacciato anche l’intero litorale di 23 km che è per metà costituito da rive cementate e porticcioli. I danni aumenteranno, i beni mobili e immobili si deterioreranno a causa dell’umidità e/o degli allagamenti e perderanno gradualmente valore. Oltre a ciò peggiorerà anche la qualità della vita degli abitanti. Gli allagamenti dilaveranno le sostanze inquinanti che andranno a finire in mare con conseguenze negative sotto il profilo ecologico, sociale e turistico.

Attualmente la zona costiera non ha sufficienti strade, spazi pubblici, fognature, aree per differenziare e raccogliere i rifiuti, non ha un adeguato sistema di drenaggio idrico, né infrastrutture costiere soddisfacenti per la protezione dell’ambiente (per es. da erosione e allagamenti costieri) e altro. La mancanza di strutture è più evidente in estate, quando numerosi turisti in alloggi privati utilizzano la stessa infrastruttura (gli alloggi sono al 90% privati). L’ulteriore urbanizzazione e gestione delle superfici urbane con la cementazione riduce le superfici verdi e comporta numerosi effetti negativi: dall’aumento delle acque piovane che devono essere successivamente drenate fino al manifestarsi delle isole di calore urbano e i conseguenti effetti sulla salute delle persone. L’ambiente naturale, la qualità del mare costiero e gli ecosistemi sono sempre più minacciati. I processi gestionali ai quali partecipano i cittadini, gli imprenditori e gli amministratori si susseguono con sempre maggiore difficoltà. È necessario agire in modo organizzato sin dall’inizio, p. es. il confine del demanio marittimo non è definito per gran parte del litorale e ciò rende più difficoltosa la gestione. Tutto ciò rappresenta quindi una sfida nella gestione della zona costiera, a cui vanno aggiunti gli effetti dei cambiamenti climatici e una pianificazione ottimale dello sviluppo della zona costiera.

Obiettivi

Gli obiettivi prefissati di sviluppo della zona costiera sono:

  • implementazione di un approccio integrato nella gestione della zona costiera della città di Castelli alla luce dei cambiamenti climatici;
  • conservazione e miglioramento dello stato ambientale naturale ed edificato, riduzione del rischio e avanzamento nella realizzazione di infrastrutture costiere;
  • sviluppo di turismo sostenibile adattato alle peculiarità delle città mediterranee, litoranee e storiche, al clima e all’ambiente.

Misure di adattamento applicate al caso

Adattamento attraverso piani di gestione integrata delle zone costiere (GIZC)

Soluzioni

Il progetto rappresenta un’attività pilota del progetto Interreg Med CO-EVOLVE e definisce l’elaborazione del piano di azione basato sulla gestione integrata delle zone costiere e sulla pianificazione dello spazio marittimo (GIZC/PSM). Gli obiettivi generali di questo progetto si fondano sul “Protocollo sulla gestione integrata delle zone costiere del Mediterraneo”, sulla Direttiva 2014/89/UE che istituisce un quadro per la pianificazione dello spazio marittimo e sul documento UNEP-PAP/RAC “Turismo costiero sostenibile”. Le attività di elaborazione sono cominciate ad agosto 2018, a maggio 2019 è stata presentata pubblicamente una bozza di Piano costiero.

Partendo dai tre obiettivi precedentemente dati e dai problemi cruciali identificati, sono state sviluppate le priorità, le misure e le attività.

Le misure adottate al fine di raggiungere il primo obiettivo per l’implementazione di un approccio integrato alla gestione della zona costiera sono: demarcazione dei confini del demanio marittimo, rafforzamento della resilienza costiera e infrastrutturale ai cambiamenti climatici in combinazione con soluzioni classiche e verdi.

Per rafforzare la resilienza alle inondazioni marine sono offerte soluzioni classiche. Tra di esse si distinguono la costruzione di muri paraonde con frangionde, l’innalzamento dell’area del centro storico e una combinazione di misure con frangiflutti esterni e nuove spiagge che servono per attenuare l’effetto delle onde. Le soluzioni verdi offerte hanno l’obiettivo di aumentare la resilienza agli allagamenti. Tra le soluzioni verdi per drenare l’acqua piovana dalle superfici urbane spiccano i sistemi di ritenzione delle acque e di purificazione naturale, la sistemazione dei corsi idrici che trattengono l’acqua quanto più a lungo nell’ambiente naturale e la ritenzione dell’ondata d’acqua dei torrenti montani con barriere o conglomerati solidi. Inoltre, è necessario ridefinire il concetto di gestione delle acque meteoriche urbane imitando il ciclo idrologico naturale nell’ambiente edificato. Tale concetto è noto con la denominazione “città spugna”.

Le misure rilevate come necessarie per migliorare le infrastrutture di trasporto riguardano la riduzione del carico di traffico. Ciò è possibile con l’introduzione delle linee di navigazione stagionali veloci per il trasporto dei passeggeri dall’aeroporto fino alle isole, così come una soluzione alternativa per i trasferimenti giornalieri è rappresentata dall’introduzione della linea di navigazione veloce Castelli-Spalato.

Infine, sono adottate indicazioni chiave per la pianificazione territoriale nella zona costiera di maggiore pregio, al fine di tutelare il patrimonio architettonico, migliorare la qualità dell’ambiente edificato e ridurre il consumo di suolo. Così vengono promosse soluzioni per il rifornimento limitato e controllato delle spiagge, il principio delle infrastrutture verdi e il principio dell’edilizia verde nelle zone di nuova urbanizzazione lungo la strada principale.

Leader dell’iniziativa e partner chiave

Il piano costiero è il risultato di più attività nell’ambito del progetto pattuito tra il committente, l’Ente pubblico RERA S.D. per il coordinamento e lo sviluppo della regione Spalato-Dalmatina e l’appaltatore, la Facoltà di Ingegneria civile, architettura e geodesia dell’Ateneo di Spalato, con il sostegno della città di Castelli e dell’ente turistico della città di Castelli. 

Il piano costiero si basa su numerosi documenti strategici e progettuali, attinge informazioni dagli studi esistenti e dalle conoscenze dei professionisti e delle parti interessate coinvolte, e offre una nuova visione sullo spazio attraverso il prisma dei cambiamenti climatici. Gli esperti dell’agenzia PAP/RAC hanno preso parte al processo di preparazione del Piano costiero, e sfruttano tale esperienza anche nel loro lavoro quotidiano negli altri paesi mediterranei, così come attraverso l’attuazione di progetti correlati, come ad esempio il progetto Adriadapt. 

Partecipazione degli stakeholder

Dato che l’approccio partecipativo si trova alla base stessa della GIZC, il processo partecipativo rappresentava un asse importante della preparazione del Piano. La metodologia di pianificazione integrata comprende l’approccio partecipativo sin dall’inizio del progetto. Ciò apporta due benefici: da un lato nell’elaborazione del piano sono incluse le conoscenze, le necessità e le priorità dei portatori di interesse, dall’altro il piano riceve una forte legittimazione poiché i portatori di interesse lo sentono come “proprio”.

Si definisce portatore di interesse qualsiasi persona o gruppo che ha interesse all’elaborazione del piano o che può essere influenzato dalla sua realizzazione o dai suoi risultati. In fase di analisi i portatori di interesse vengono suddivisi in “primari” e “secondari”, a seconda della natura della loro partecipazione all’iniziativa. Sono portatori di interesse primari coloro che sono direttamente influenzati dall’iniziativa (o dal problema che con essa si cerca di risolvere), in modo positivo o negativo. I portatori di interesse primari che partecipano all’elaborazione del Piano costiero sono suddivisi in portatori di interesse che esercitano attività economiche sul territorio della città di Castelli (aziende e artigianato) e in residenti (singoli e comunità). I portatori di interesse secondari sono coloro che rivestono un “ruolo intermedio”, come altre organizzazioni nello stesso territorio o ad esso collegate, decisori politici, amministrazioni locali, esperti od operatori che operano nel settore pubblico e hanno competenze amministrative. In totale sono stati identificati 80 stakeholder che sono stati chiamati a partecipare all’elaborazione del Piano. La comunità accademica è stata coinvolta attraverso il lavoro degli studenti, affiancati dagli esperti del team di progettazione di questo piano.

La comunicazione verso i portatori di interesse è stata realizzata con workshop. Complessivamente sono stati organizzati cinque workshop con approccio partecipativo durante i quali sono stati trattati temi cruciali ed è stata presentata una bozza di Piano costiero. I workshop sono stati organizzati in modo che il relatore introducesse brevemente il tema, quindi seguiva la discussione con i portatori di interesse che condividevano le loro conoscenze e desideri in merito alla situazione locale. Le discussioni sono documentate dai verbali, e i workshop dalle relazioni. Per giunta, durante o dopo i workshop i portatori di interesse potevano compilare dei questionari e in tal modo verificare le conoscenze degli esperti e al bisogno integrarle e proporre misure e attività.

Fattori limitanti e di successo

Fattori cruciali di successo sono:

  • Il Piano costiero ha individuato e descritto le principali minacce, per la zona costiera di Castelli, che si intensificheranno per effetto dei cambiamenti climatici in futuro, e con ciò ha permesso a tutti i settori che gestiscono il territorio costiero di adottare le misure raccomandate dal Piano costiero nei loro piani e svilupparle ulteriormente;
  • Con l’approccio partecipativo che ha coinvolto un grande numero di portatori di interesse e con una continua campagna informativa al pubblico mediante i media più efficaci, il Piano costiero ha fatto conoscere ai residenti e ai portatori di interesse le principali minacce per il territorio costiero di Castelli e le possibili misure per mitigarle;
  • La partecipazione dei servizi della città di Castelli al processo di elaborazione del Piano costiero ha rivelato la loro necessità di ulteriori consultazioni con esperti circa l’adozione delle misure proposte in progetti concreti per il territorio della Città di Castelli;
  • Durante il processo partecipativo si sono resi necessari e sono stati elaborati il sommario del Piano costiero e il Manuale per i cittadini con misure di adattamento che gli stessi cittadini possono applicare. A ciò ha fatto seguito l’elaborazione di un ampio manuale nell’ambito del progetto Adriadapt;
  • Le città e i comuni costieri adiacenti condividono alcune delle minacce principali e possono sfruttare le misure raccomandate dal Piano costiero e svilupparle ulteriormente nei loro piani.

I fattori limitanti sono costituiti da:

  • Difficile attuazione delle misure nella zona costiera a causa dei confini incerti del demanio marittimo per buona parte del litorale;
  • Necessità di assicurare spazio o convertire gli spazi esistenti, affinché possano essere attuate misure onnicomprensive e complesse, come per es. le infrastrutture verdi;
  • L’attuazione delle misure in un’area urbana già edificata e nell’area di centri storici sotto tutela, può comportare soluzioni tecniche complesse e costose.

Costi e benefici

Risorse umane: Nella città di Castelli, sono state attivamente impiegate 10 persone in questa attività, e precisamente dal Dipartimento amministrativo per la pianificazione territoriale ed edilizia, e dal Dipartimento per l’economia comunale, gli affari legali e immobiliari e la protezione dell’ambiente. RERA ha organizzato quattro workshop e una conferenza alle quali hanno assistito circa 150 partecipanti.

Per quanto riguarda i mezzi finanziari, il sostegno del progetto Interreg ammontava a circa 100.000 €, nei quali non era inclusa la partecipazione dei servizi locali.

L’attuazione del Piano costiero offre benefici attraverso tre gruppi di politiche di gestione cruciali: costruire la resilienza della zona costiera ai cambiamenti climatici, assicurare uno sviluppo territoriale sostenibile e uno sviluppo del turismo sostenibile adattato alle peculiarità dell’area del Piano. Oltre al miglioramento dell’ambiente, le misure proposte contribuiscono alla creazione delle condizioni per migliorare la coesione sociale. Le misure che hanno come obiettivo il miglioramento della qualità del paesaggio edificato, nel contempo hanno anche lo scopo di facilitare il drenaggio idrico durante tempeste e allagamenti. Le misure che riguardano l’infrastruttura verde assicurano le condizioni per migliorare la qualità della vita facendo progredire la qualità del territorio a giovamento della popolazione residente. Con questo piano si cerca la coerenza tra le iniziative pubbliche e private, l’approccio integrato assicura che tutte le misure di adattamento saranno prese in considerazione nella creazione delle condizioni favorevoli per mitigare i cambiamenti climatici. Si raccomandano misure per aumentare la resilienza dell’economia locale, il rafforzamento dell’economia verde e blu, il miglioramento della mobilità, ecc.

Al completamento del Piano costiero sono stati pubblicati il suo sommario e il manuale con le indicazioni per i proprietari di abitazioni intitolato “Cosa possono fare i cittadini? Come proteggersi dagli allagamenti torrenziali”. Attraverso il progetto Adriadapt questo documento è stato integrato e ampliato.

Tempi di implementazione e durata La preparazione del Piano è durata 10 anni. Il quadro temporale del Piano è stabilito fino al 2030, mentre le proiezioni realizzate e gli scenari dei cambiamenti climatici coprono il periodo fino al 2100.

Contatti          

Boris Škara,

direttore del Dipartimento amministrativo per la pianificazione territoriale ed edilizia

Jure Margeta (direttore tecnico),

Martina Baučić (coordinatrice)

E-mail: mbaucic@gradst.hr

Srećko Randić

Mili Novak

E-mail: mili.novak@rera.hr

Risorse per informazioni maggiormente dettagliate

https://kastela.hr/projekti/plan-upravljanja-obalnim-podrucjem-grada-kastela

Mappa geografica

Posizione della cittadina di Castelli
© Città di Castelli (dal Piano costiero)

© Piano costiero della Città di Castelli, autrice Martina Baučić

Immagini

Centro storico di Castel Cambi (Kaštel Kambelovac)

Esempio di buona prassi – spiaggia allestita con banchina/muretto paraonde presso Castelvecchio (Kaštel Stari)
© Piano costiero della Città di Castelli

Pianificazione territoriale della zona costiera della Città di Castelli
© Piano costiero della Città di Castelli, autrice Ana Grgić

Documenti

https://kastela.hr/projekti/plan-upravljanja-obalnim-podrucjem-grada-kastela