Barriere anti mareggiata / anti allagamento

Parole chiave
Impatti climatici
Innalzamento del livello del mare, Inondazioni, Tempeste
Settori
Edifici, Gestione costiera, Riduzione del rischio di catastrofi, Settori specifici
Categoria IPCC
Strutturale e fisica: Misure ingegneristiche

Descrizione

Le barriere anti mareggiata/allagamento sono installazioni fisse che permettono all’acqua di passare in condizioni normali, sono dotate di paratoie o paratie che possono essere chiuse in caso di mareggiate o maree sizigiali per prevenire alluvioni. Sono costruite per proteggere le aree urbane e le infrastrutture nei siti in cui le mareggiate e le inondazioni marine potrebbero avere impatti maggiori. Possono chiudere il mare, la foce di un fiume o un canale. Queste barriere possono essere sistemi infrastrutturali considerevoli, con costi di costruzione significativi e sono spesso associate ad altre misure di protezione da allagamenti, come argini, muri paraonde e ripascimenti di spiagge. Data la spesa e i potenziali impatti, le barriere anti mareggiata/allagamento sono relativamente rare. Sono esempi celebri di barriere anti mareggiata/allagamento le Barriere del Tamigi, nella zona orientale della città di Londra, il Maeslantkering e la Barriera Ijssel (Paesi Bassi), la Barriera di San Pietroburgo (Russia), ecc. Nell’Adriatico, l’esempio più noto è quello del Mose, un sistema di barriere a difesa della città di Venezia che vanta il primato di costruzione più ampia del suo genere, senza dimenticare anche le barriere mobili delle “Porte Vinciane”, nell’area di Cesenatico. Sulla costa croata simili misure sono al momento inesistenti, prevalentemente perché il litorale è protetto dalle isole, e le maree e le oscillazioni sono relativamente modeste. Tuttavia, nell’area del delta del fiume Narenta (Neretva) sono in corso di preparazione delle barriere mobili (insieme ad altri sistemi di de-salinizzazione dell’acqua dolce) per attenuare l’infiltrazione di acqua salata nel suolo fertile dell’area, ma anche per mitigare la salinizzazione dell’acqua dolce che viene normalmente impiegata per l’irrigazione.


Paratoie del sistema di barriere MOSE a Venezia (Foto: Consorzio Venezia Nuova)

I fattori limitanti delle barriere anti mareggiata/anti allagamento sono:

  • La relativa lentezza nella chiusura delle barriere in caso di emergenza. Si rende dunque necessario avere sistemi di previsione meteorologica efficaci, che prevedano mareggiate e innalzamenti di marea eccezionali. Ciò dipende dal sistema: le Porte Vinciane sono relativamente veloci a chiudersi;
  • Il rischio di fallimento tecnico della paratoia/barriera (p. es. la barriera non si chiude correttamente);
  • Questioni legate alla funzionalità delle barriere nel lungo periodo, a fronte dei futuri cambiamenti climatici e dell’innalzamento del livello del mare;
  • Progetti abbastanza costosi associati ad impatti ambientali in fase di costruzione del progetto;
  • La manutenzione necessaria per prevenire l’insabbiamento.

D’altro canto si possono annoverare diversi fattori di successo:

  • Le paratoie e le barriere esistenti si sono dimostrate efficienti contro le mareggiate;
  • Si tratta di infrastrutture molto stabili;
  • Le barriere anti mareggiata/anti allagamento possono essere usate per regolare la penetrazione dell’acqua marina nelle aree di acqua dolce e per monitorare il livello dell’acqua, offrendo in tal modo servizi ecosistemici. In tale caso possono essere sommerse (chiudendo la parte più profonda solo della sezione idraulica, perché l’acqua marina si muove nello strato profondo).

Costi e benefici

I benefici delle barriere anti mareggiata/anti allagamento consistono nell’offrire protezione agli insediamenti e alle infrastrutture minacciati dalle mareggiate, e allo stesso tempo nell’assicurare il passaggio continuo per la navigazione, per la pesca e le specie acquatiche (quando non sono operative). D’altra parte, i progetti per le barriere anti mareggiata/anti allagamento possono essere costosi e nocivi per gli ecosistemi che circondano l’area di progetto in fase costruttiva.

Tempi di implementazione e durata

I tempi di implementazione e durata delle barriere anti mareggiata/anti allagamento dipendono dalle future condizioni climatiche e dall’area che sarà interessata dal progetto. È possibile progettare queste strutture in modo che paratie e argini vengano rialzati in simultanea con l’innalzamento del livello del mare, ma questo andrebbe preso in considerazione nelle primissime fasi del progetto.

In media, il tempo di implementazione per questa opzione di adattamento supera i 15 anni, mentre la durata prevista può variare in modo significativo: da oltre 25 anni fino a 100.

Risorse per informazioni maggiormente dettagliate

https://climate-adapt.eea.europa.eu/metadata/adaptation-options/storm-surge-gates-flood-barriers

PAP/RAC (2021) Manuale sul rafforzamento della resilienza costiera dell’Adriatico, progetto INTERREG AdriAdapt, Split/Spalato.