HomeCasi studioOpzioni grigieVal Stagnon (Škocjanski zatok) – ripristino della zona umida costiera per aumentare la resilienza della città di Capodistria

Val Stagnon (Škocjanski zatok) – ripristino della zona umida costiera per aumentare la resilienza della città di Capodistria

Impatti climatici
Inondazioni, Precipitazioni intense, Temperature estreme e ondate di calore, Tempeste
Settori
Biodiversità, Gestione delle risore idriche, Riduzione del rischio di catastrofi, Turismo

Contesto geografico e sfide climatiche

La riserva naturale di Val Stagnon è ciò che rimane della zona umida salmastra che un tempo circondava la città-isola di Capodistria. Oggi, questa riserva naturale è una zona umida urbana che offre un ottimo modello di coesistenza tra ambiente naturale ed urbanizzazione, capace di rendere la città sicura, resiliente e sostenibile. I fiumi Risano (Rižana) e Cornalunga (Badaševica), insieme all’acqua marina del golfo di Capodistria, ne costituivano le risorse idriche. Il graduale drenaggio della zona umida e un’urbanizzazione invadente stavano riducendo l’area della zona umida, con la conseguente scomparsa di importanti specie di uccelli e altri habitat di flora e fauna. Secondo i piani urbanistici dei primi anni ’90, ciò che rimaneva della zona umida, circondata dalla città di Capodistria, dal porto in rapido sviluppo, dall’autostrada e dalla ferrovia, era destinato ad essere completamente drenato, interrato e trasformato in un’area industriale. A seguito delle operazioni di drenaggio e interramento, le aree acquatiche della Val Stagnon avevano subito un calo drastico passando dagli originari 230 ettari ad appena 80. Nel 1993, dopo aver sofferto la distruzione totale di oltre la metà del suo territorio e il grave degrado degli habitat rimanenti, la Val Stagnon era quasi sul punto di scomparire. 

Grazie all’impegno profuso negli anni dall’associazione DOPPS-BirdLife Slovenia e alle sue richieste di tutela dell’area, i piani urbanistici sono stati modificati e l’area è stata trasformata in una riserva naturale. Oggi la Riserva naturale di Val Stagnon è la zona umida salmastra più estesa della Slovenia. Con il suo circondario rappresenta un ecosistema di habitat unici tra cui spiccano le praterie umide, gli specchi d’acqua poco profondi e le barene, le zone di marea, i lidi e una palude salmastra fino ad arrivare ai canneti e alla palude di acqua dolce. Tutto ciò assicura una notevole biodiversità. Inoltre, l’area della riserva svolge un ruolo molto importante nella protezione dalle inondazioni: funge da area di ritenzione durante i livelli di acqua alta del fiume Risano. Peraltro questo spazio verde contribuisce a garantire condizioni micro-climatiche più favorevoli per la città di Capodistria. Ciò costituisce un considerevole valore aggiunto in un periodo caratterizzato dal peggioramento degli impatti legati ai cambiamenti climatici. 

I modelli di cambiamenti climatici e le simulazioni in Slovenia predicono incrementi significativi della temperatura media annuale dell’aria entro la fine del XXI secolo, che interesseranno tutta la Slovenia e tutte le stagioni. Il tasso di incremento dipende dagli scenari delle emissioni di gas serra (GHG). Lo scenario ottimistico prevede entro il 2100 un incremento medio della temperatura pari a 1,3°C sopra la media del periodo 1981-2010, lo scenario moderatamente ottimistico ipotizza un incremento di 2°C, mentre lo scenario pessimistico prevede un innalzamento della temperatura di 4,1°C. 

Ci si attende una maggiore frequenza e prominenza di eventi meteorologici estremi, comprese tempeste e precipitazioni intense, particolarmente nelle stagioni autunnali e invernali. Ciò comporterà anche una maggiore frequenza di inondazioni fluviali, principalmente dei fiumi Risano e Cornalunga. 

Obiettivi

Per proteggere la natura della Val Stagnon, in quanto riserva naturale, sono stati individuati due obiettivi principali: la preservazione dei tipi di habitat salmastri e di acqua dolce, che sono rilevanti sia nel contesto sloveno sia in quello internazionale; la tutela degli habitat dei volatili che sono largamente usati da un gran numero di uccelli nidificanti, svernanti e migratori. Anche altre specie di animali e piante selvatiche native sono poste sotto tutela.

L’obiettivo di sviluppo della riserva naturale prevede la sistemazione e il funzionamento della stessa affinché sia aperta al pubblico, offra esperienze didattiche all’insegna della natura contribuendo nel contempo a sensibilizzare i visitatori. 

L’obiettivo di mitigazione dei cambiamenti climatici dell’area è quello di regolare il deflusso di acqua alta del fiume Risano in caso di inondazione, e mitigare le temperature estreme a Capodistria. 

Misure di adattamento applicate al caso

Ripristino e gestione delle zone umide costiere

Gestione adattiva degli habitat naturali

Miglioramento delle reti ecologiche e della connettività funzionale

Soluzioni

La prima fase di ripristino dell’area della Val Stagnon, per riportarla al suo status naturale, si è concentrata sull’elaborazione di analisi preliminari e database, nonché su campagne di sensibilizzazione circa l’importanza dell’area da un punto di vista ornitologico. L’Istituto intercomunale per la tutela dei beni naturali e culturali di Pirano ha preparato uno studio sulla tutela del patrimonio naturale e culturale della Val Stagnon. La ONG DOPPS-BirdLife Slovenia e la sua Commissione di tutela della natura hanno proposto una serie di misure urgenti per fermare il degrado dell’area – l’immediata cessazione delle azioni di interramento nelle aree acquatiche esistenti. Tali attività hanno portato al progetto “Riabilitazione e rinaturalizzazione della Val Stagnon” con il quale DOPPS-BirdLife Slovenia ha lanciato un’ampia campagna a favore della conservazione della natura e della tutela legale dell’area. 

Di conseguenza, nel novembre 1993, la Val Stagnon è stata temporaneamente proclamata sito naturale, grazie ad un decreto d’emergenza emanato dal Ministero della cultura. Parallelamente il Ministero dell’ambiente ha cominciato a lavorare con DOPPS-BirdLife Slovenia per preparare un atto giuridico con il quale assicurare la protezione permanente dell’area.

Nella fase successiva è stata adottata la Legge sulla Riserva naturale Val Stagnon (1998). Nell’anno seguente il parlamento sloveno ha approvato un piano d’azione quinquennale per la protezione e lo sviluppo dell’area. Nel settembre 1999, a seguito di un bando pubblico, è stata assegnata all’organizzazione DOPPS-BirdLife Slovenia una licenza decennale per la gestione della riserva, primo caso in Slovenia di gestione di un’area protetta da parte di una ONG. 

Una pietra miliare nello sviluppo sostenibile dell’area è stato sicuramente il progetto LIFE-Nature “Ripristino e tutela degli habitat e degli uccelli nella Riserva naturale di Val Stagnon”, cofinanziato dall’UE e dal porto di Capodistria e implementato nel periodo 2001 – 2007. In questo ambito sono state portate avanti le seguenti attività:

  • pulizia ed escavazione dei fondali della foce dell’Ara, l’emissario di sinistra del fiume Risano, e installazione di un sistema di chiusa sul canale marino, tali interventi erano previsti per migliorare l’afflusso di acqua dolce e salata nella laguna;
  • rimozione di oltre 180.000 metri cubi di sedimenti (fango) dalla laguna salmastra e ripristino degli habitat lungo i confini della stessa (acque poco profonde, barene di differente altezza, e la creazione di isolotti all’interno della laguna);
  • creazione di una palude di acqua dolce nell’area della bonifica di Bertocchi – per allestire habitat riproduttivi a compensazione di quelli simili persi nei 20 anni precedenti;
  • allestimento di un sentiero didattico circolare intorno a tutta la palude di acqua dolce, insieme con argini schermati, canali e postazioni nascoste per il bird-watching. 

Nel periodo successivo (2014 – 2016) è stato costruito un centro visitatori, con tutti i relativi servizi, nuove postazioni per il bird-watching e osservatori. 

Per mantenere lo status ecologico ottimale dell’area ripristinata e degli habitat creati di recente, la gestione dell’area protetta si è concentrata sulle seguenti attività: gestione dei regimi acquatici, controllo della vegetazione attraverso pascoli estesi e falciatura tardiva, rimozione ed eradicazione di specie non native e propagazione di specie native. Altre questioni vitali di natura gestionale comprendono la fornitura di infrastrutture, il coordinamento dei visitatori, il servizio di guardia-parco, il monitoraggio e la ricerca. Nel 2019 la concessione per la gestione della riserva naturale è stata rinnovata ed assegnata a DOPPS per i successivi 10 anni. 

Gli spazi naturali funzionanti offrono alcune delle migliori soluzioni basate sulla natura per combattere gli effetti dei cambiamenti climatici. Le aree verdi eterogenee riducono l’insorgenza di isole di calore intorno alle città, disperdono la radiazione in entrata e aumentano l’effetto albedo, così come catturano e immagazzinano considerevoli quantità di carbonio. Nahlik e Fennessy (2016) hanno affermato che i suoli delle zone umide contengono alcuni dei più alti livelli di stoccaggio di carbonio del suolo nella biosfera. La biodiversità preservata sostiene inoltre il funzionamento di ecosistemi più ampi, migliorando la resilienza dell’ecosistema regionale e riducendo la probabilità di devastanti circoli viziosi e il possibile collasso dei sistemi di sostegno a causa dei cambiamenti climatici e altri impatti antropogenici. 

Leader dell’iniziativa e partner chiave

L’attore principale è indubbiamente DOPPS-BirfdLife Slovenia. Questa ONG ha giocato un ruolo cruciale nella campagna di comunicazione a sostegno dell’importanza ornitologica della Val Stagnon, si è impegnata per l’immediata cessazione degli interventi di distruzione degli habitat, ed è riuscita a coinvolgere nelle sue battaglie un pubblico sempre più ampio. DOPPS-BirdLife Slovenia ha anche fatto pressione a livello ministeriale e su altri decisori politici per ottenere la protezione temporanea e in seguito la designazione della riserva naturale. Da quando ha ottenuto la concessione, DOPPS-BirdLife Slovenia gestisce con successo l’area protetta ed offre una varietà di programmi per le scuole e un pubblico più ampio. 

L’Istituto intercomunale per la tutela dei beni naturali e culturali di Pirano si è occupato nella fase iniziale delle analisi preliminari che sono servite come supporto per rendere possibile una discussione empirica sulla protezione dell’area. 

Il Ministero della cultura ha innanzitutto provveduto alla protezione temporanea, in seguito il Ministero dell’ambiente e della pianificazione territoriale ha assicurato la protezione con lo status di riserva naturale. Quest’ultimo sostiene la gestione dell’area anche a livello finanziario. 

La municipalità di Capodistria collabora all’implementazione di alcuni progetti nell’ambito del programma operativo della riserva. 

Anche l’opinione pubblica ha manifestato il suo sostegno nella fase iniziale, ed ha esercitato pressione informale sui decisori politici per l’adozione di appropriate misure di tutela per quest’area significativa dal punto di vista ornitologico. 

Partecipazione degli stakeholder

Comunicare con l’opinione pubblica è stato molto importante sin dall’inizio della campagna lanciata per la preservazione della Val Stagnon. Nell’ambito del progetto “Riabilitazione e rinaturalizzazione della Val Stagnon” (1993), DOPPS-BirdLife Slovenia lanciò un’ampia campagna di tutela della natura. Fu organizzata un’esposizione con la presentazione di un progetto preliminare per la regolamentazione dell’area come riserva naturale, aperta al pubblico. Oltre 7.000 sostenitori firmarono la petizione che chiedeva alle autorità di cessare immediatamente i lavori di interramento e proteggere la laguna, sostenendo l’impegno a favore della tutela della natura. 

Inizialmente la municipalità di Capodistria non si era schierata a favore della protezione della Val Stagnon in sotto forma di riserva naturale. Grazie all’ampio sostegno pubblico e alla cooperazione continua tra il gestore della riserva e il Ministero competente durante i lavori di ripristino, l’atteggiamento della municipalità è cambiato. Oggigiorno, la municipalità sostiene concretamente la riserva naturale con la quale sono state stabilite varie forme di cooperazione. La città di Capodistria coesiste con successo con la riserva naturale confinante. 

Con il sostegno del programma LIFE III, DOPPS-BirdLife Slovenia ha creato una collaborazione stabile e proficua con il Ministero dell’ambiente e della pianificazione territoriale per l’organizzazione e la gestione della Val Stagnon. Si tratta di un raro esempio di cooperazione tra settori governativi e non governativi in Slovenia. 

Nel 2002 si è costituita una rete informale di gestori delle zone umide dell’Adriatico settentrionale per favorire lo scambio reciproco di esperienze e gestire la promozione congiunta delle aree. La rete è tuttora attiva. 

Fattori di successo e limitanti

Il forte e attivo impegno degli appassionati di ornitologia  (tramite la ONG DOPPS-BirdLife Slovenia) si è rivelato di vitale importanza per la protezione della Val Stagnon, riuscendo a prevenire il completo drenaggio e interramento dell’area. Altrettanto significativo è stato il sostegno esperto dell’allora Istituto intercomunale per la tutela dei beni naturali e culturali. Dopo l’ottima esposizione nella quale venivano presentate le questioni alla mano, anche un’ampia fetta di opinione pubblica ha sostenuto questi sforzi.  

L’opinione pubblica ha accolto con entusiasmo la petizione con la quale si richiedeva l’immediata protezione della Val Stagnon. La petizione è stata firmata in breve tempo da 7.000 cittadini, una porzione significativa della popolazione che non poteva essere ignorata dagli attori politici locali.

La comunicazione e la cooperazione stabilite con i ministeri pertinenti hanno permesso innanzitutto la protezione temporanea dell’area, e successivamente anche la designazione dell’area a riserva naturale nel 1998. Negli anni a seguire, il Ministero dell’ambiente e della pianificazione territoriale ha dato anche il suo sostegno finanziario al risanamento e al mantenimento degli habitat, con una cooperazione esemplare tuttora in corso (garantendo ed estendendo la concessione per la gestione della riserva a DOPPS-BirdLife Slovenia). 

L’area della riserva naturale si estende direttamente al limite dell’unico porto commerciale sloveno (il porto di Capodistria). Nonostante la diffidenza iniziale, con il passare del tempo è stata instaurata un’ottima collaborazione, che potrebbe rappresentare un modello per la coesistenza di una grande azienda e un’area protetta. Il porto di Capodistria ha inoltre sostenuto finanziariamente l’implementazione di alcuni progetti della riserva. 

La municipalità di Capodistria, nelle fasi iniziali, non aveva appoggiato la protezione dell’area poiché aveva in progetto di destinare la stessa a funzioni urbane. In seguito, i piani territoriali sono stati adattati alla riserva naturale, e oggi la città coesiste con successo con la riserva e collabora con i suoi progetti di sviluppo. 

La riconciliazione di interessi opposti riguardo allo sviluppo dell’area e lo stabilirsi di relazioni produttive o di coesistenza con i partner più rilevanti a livello locale (la municipalità di Capodistria e il porto di Capodistria) sono alcuni dei fattori più importanti alla base dell’ottimo sviluppo della riserva. Ciò ha richiesto una grande abilità di negoziazione degli iniziatori, così come il sostegno dei ministeri e dell’opinione pubblica. Il sostegno di quest’ultima in particolare, con il suo ampio appoggio per la petizione, è stato cruciale per questi sviluppi. 

Un altro elemento importante è l’ottima gestione della riserva, che si palesa nella capacità di assicurare fondi da differenti fonti (compresi i fondi UE) per la realizzazione di svariati progetti. L’amministrazione è anche attivamente impegnata nel proporre una varietà di programmi che attirano un numero sempre crescente di visitatori, consolidando ‘attrativa di quest’area. 

Costi e benefici

RIPRISTINO E CONSERVAZIONE DEGLI HABITAT E DEI VOLATILI NELLA RISERVA NATURALE DI VAL STAGNON (LIFE00NAT/SLO/7226 Programma LIFE III Nature): progettazione degli habitat, nella parte di riserva di acqua dolce, e della chiusa sull’Ara, allestimento di un sistema di chiusa per l’afflusso e il deflusso dell’Ara, argini di copertura e percorso didattico ad anello sulla sommità della parte di riserva di acqua dolce, rimozione di oltre 180.000 m3 di fango dalla laguna salmastra e sistemazione degli habitat lagunari, sistemazione di una chiusa sul canale marino. Finanziamento: ca. 3,1 milioni EUR (fonti di finanziamento: UE (290.935 EUR), il porto di Capodistria (15.000 EUR), la restante parte da budget nazionale).

VAL STAGNON – LABORATORIO NATURALE ACCESSIBILE A TUTTI (Programma Interreg SLO-ITA 2004-06) – bando pubblico attuato con successo per la progettazione di strutture architettoniche e di completamento al paesaggio della riserva, documentazione progettuale completata per tutte le strutture pianificate e richiesta di licenza di costruzione presentata, raggiunta funzionalità del sentiero educativo preparato con il progetto LIFE. Finanziamento: valore del progetto: 263.340 EUR (83,07% cofinanziamento Interreg).

STRUTTURE IN NATURA RISERVA DI VAL STAGNON (Programma operativo di consolidamento dei potenziali di sviluppo regionale per il periodo 2007-2013) – la maggioranza dei fondi sono stati assicurati dal Ministero dello sviluppo economico e della tecnologia, dal FESR e fonti nazionali, l’IVA è stata cofinanziata dal Ministero dell’ambiente e della pianificazione territoriale, dal budget nazionale e dai fondi in eccesso del Fondo agricolo e forestale della Repubblica di Slovenia. Finanziamento: valore del progetto: 263.340 EUR.

Gestione delle fonti di finanziamento del parco: budget nazionale, attività commerciali del parco (introiti dalle visite guidate e da vari workshop, vendita di prodotti e bevande presso il centro visitatori, affitto di sale), fondi locali, nazionali e internazionali, istituzioni od organizzazioni, così come progetti e donazioni internazionali.

I benefici dell’area protetta – riserva sono principalmente legati alla conservazione degli habitat, della biodiversità e a benefici urbani come gli spazi verdi e le aree ricreative. L’area protetta rappresenta nel contempo anche una soluzione basata sulla natura per contrastare le alluvioni, essa può infatti assorbire grandi quantitativi d’acqua durante le precipitazioni intense e le inondazioni.

Tempi di implementazione e durata

Attività a favore della conservazione e protezione legale: 1993-1998

Ripristino e costituzione degli habitat: 2001-2007

Preparazione della documentazione e costruzione di infrastrutture per visitatori e gestione: 2008-2016 

Contatti

Borut Mozetič

Riserva naturale di Val Stagnon

Sermin 50, 6000 Capodistria

tel.: 05 626 03 70

info@skocjanski-zatok.org

Risorse per informazioni maggiormente dettagliate

https://www.skocjanski-zatok.org

https://www.skocjanski-zatok.org/wp-content/uploads/2012/01/Poro%C4%8Dilo-za-%C5%A1ir%C5%A1o-javnost-obnova-projekt-LIFE.pdf

Nahlik, A. M., & Fennessy, M. S. (2016). Carbon storage in US wetlands. Nature Communications, 7(1), 1-9.

Mappa

Immagini

Fotografia aerea della riserva naturale di Val Stagnon

 Osservatorio Central
https://www.skocjanski-zatok.org/galerija/fotogalerija/objekti/

https://www.skocjanski-zatok.org/galerija/fotogalerija/sladkovodna-okolja/

https://www.skocjanski-zatok.org/2-februar-svetovni-dan-mokrisc-mokrisca-ohranjajo-vodne-vire/2012-12-30-09-25-13/

Documenti

https://www.skocjanski-zatok.org/wp-content/uploads/2012/01/Poro%C4%8Dilo-za-%C5%A1ir%C5%A1o-javnost-obnova-projekt-LIFE.pdf